Esclusiva PG, Marco Colla: “Io campione di Telemike grazie al mitico Genoa”

Il famoso campione del quiz di Mike Bongiorno racconta la sua cavalcata sulle ali del Grifone che lo portò a vincere nel 1990 un miliardo di vecchie lire. E racconta i suoi aneddoti di tifoso, ripercorrendo la storia del club più antico d'Italia dagli anni '50


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Una domanda relativa all’ambiente, perché tempo fa si era soliti anche a livello ultras di parlare di giocatori genoani (Milanetto, Criscito, Marco Rossi, ma anche gente come Frey o Kaladze che di genoano ha poco ma si sono calati perfettamente nell’ambiente). Manca molto quel senso di appartenenza, il tifo rossoblù non ha più quelle persone anche come Juric da apprezzare per i loro valori piuttosto che…

Beh, diciamo, gente che ha un po’ svernato nel Genoa. Lì è un discorso di bandiere, è un discorso un po’ romantico. Milanetto fa un po’ eccezione, diciamo, perché c’era stata un po’ quella diatriba, quell’episodio antipatico durante il gol di Boselli per cui è diventato odiato alla tifoseria genoana. Così, per le parole che avrebbe pronunciato, ecco. Dico “avrebbe” perché poi bisogna vedere la realtà, come sono andate le cose…

Però, tendenzialmente, ricordo che col 3-5-1-1 di Ballardini con Bertolacci a supporto di Borriello lottavamo per la salvezza ma intanto intorno alla squadra c’era un ambiente che manco avessimo lottato per l’Europa. A livello di calore e passione, intendo.

Eh beh, quando c’è di mezzo un discorso per la sopravvivenza, ad un certo punto una partita diventa la partita della vita. In quella circostanza era diventata una partita che poteva sembrare una festa stracittadina, è diventata la partita più importante della storia del Genoa, diciamo. E’ un discorso così anche di circostanze.

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