Esclusiva PG, Marco Colla: “Io campione di Telemike grazie al mitico Genoa”

Il famoso campione del quiz di Mike Bongiorno racconta la sua cavalcata sulle ali del Grifone che lo portò a vincere nel 1990 un miliardo di vecchie lire. E racconta i suoi aneddoti di tifoso, ripercorrendo la storia del club più antico d'Italia dagli anni '50


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Dopo numerosi squilli a vuoto, ecco che mi ha risposto dall’altra parte della cornetta. Un persona di una gentilezza disarmante e con un bagaglio culturale straordinario, generale e in particolar modo sul Genoa, mentre le sue prime parole mi invitavano a dargli del “tu”. Forse era troppo distante la dimensione del “lei” colloquiale, ma in ogni caso la mia intervista con Marco Colla è cominciata così. Ed è andata avanti con lo stesso piglio di una fluente chiacchierata tra amici. Apro subito il suo scrigno dei ricordi rossoblù con la sua esperienza col re dei telequiz, il mitico Mike Bongiorno.

Grazie intanto per il tempo concesso. Intanto ti chiedo giusto una breve presentazione, per chiarire chi tu sia al nostro pubblico. Anche, magari, a livello della tua partecipazione al Rischiatutto…

Facciamo un po’ di chiarezza: la trasmissione era Telemike. Era comunque proprio molto simile al Rischiatutto, aveva solo qualche piccola variante. Siccome quella trasmissione era nata alla Rai, mentre quell’altra era su Canale 5, Mike per mantenere il suo programma ha sempre cambiato i nomi. Lo chiamava Superflash, così via, e poi in ultimo Telemike, che è poi quello a cui avevo partecipato io nel ’90. Se tu vedi, cioè, se prendi su Internet “Telemike”, “Mike Bongiorno Telemike”, vedi proprio la foto di Mike che mi alza la mano. Quello lì è un omaggio che mi hanno concesso…

Lo vedo con Mike Bongiorno che inneggia al supercampione di Telemike Marco Colla…

Eh perché a quell’epoca avevo quasi raggiunto il miliardo di vecchie lire, ed era stato il record mondiale di vincita ed era appunto finito sui giornali. Poi, via via, i quiz sono stati sempre in forma diversa, si sono moltiplicati, poi questo particolare del record mondiale è stato sorpassato a piè pari.

E’ un peccato, poi, voglio dire, è un eccellenza. Avevo visto il format, l’argomento che poi alla fine diventa la domanda posta al campionissimo, mi pare abbastanza ostile da affrontare per chiunque.

Ma, sai, c’è anche da dire una cosa. Il Rischiatutto è stato riproposto recentemente, come un omaggio a Mike, da Fabio Fazio. C’erano stati appunto due campioni, durati 8 o 9 puntate, e il destino vuole si siano presentati sul calcio. Ed erano effettivamente bravi, ecco, uno si era presentato sui Mondiali dell’Italia. Ora, un raffronto non dico sia pressoché impossibile ma al tempo stesso non troverebbe proprio un comune denominatore. C’è anche da dire una cosa: questa persona qua che è stata il campione si era presentata sull’Italia solo in 78 partite, ed era bravissimo, io invece mi ero presentato in 1500 partite. C’è un po’ un divario, diciamo, di quotazione (ride)…

E’ giusto sottolinearlo. Quindi avrai vinto anche una cifra cospicua a Telemike…

No, a livello di Telemike ero arrivato quasi al miliardo, e appunto come ti ho detto a quell’epoca era il record mondiale di vincita. Vabbè, naturalmente non erano poi netti eh, perché poi andavano tolte le tasse e la quota per la beneficenza, quindi ne rimaneva la metà ecco. Alla fine però la quota di base era quella lì.

E’ bello comunque ricordare come sia stato un genovese (e un genoano) a riuscire in questa vincita…

Mah, guarda, quando sono andato in tv, era un momento sfortunato per il Genoa di Bagnoli. Era l’ottobre nel ’90 e navigava nelle retrovie della classifica. Poi ha concluso al quarto posto in quel torneo, mentre la Sampdoria ha vinto lo scudetto. Era stata un’annata, la stagione ’90-’91 in sostanza, che ha dato indirettamente per quanto riguarda il Genoa un certo impulso. Eh, il fatto di esser nelle prime pagine dei giornali.

Sì, beh, e poi comunque la gestione di quegli anni (voglio dire, Aguilera, Skuhrawy, lo stesso Signorini, Torrente, eccetera)… Era un gran bel Genoa. Poi ricordo notti come quella contro l’Oviedo, le punizioni di Branco…

Sì, era un gran bel Genoa. Io avevo sentito a suo tempo persone come Skuhravy, in primis, ed erano convinti che se avesse mantenuto la squadra avrebbe potuto anche arrivare nel giro di un paio d’anni allo scudetto perché se consideriamo quella squadra con l’aggiunta di elementi come Panucci, Fortunato, che stavano uscendo dalle giovanili: il povero Fortunato…

Eh sì, Andrea…

Ecco, automaticamente avrebbero avuto una quadratura del cerchio per quanto riguarda la squadra che avrebbe potuto dire la sua anche ad altissimi livelli. Però, naturalmente, le leggi di mercato non hanno consentito ciò.

Marco Colla Telemike 1
Marco Colla campione di Telemike nel ’90 con la bandiera del Genoa
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