Esclusiva PG, Marco Colla: “Io campione di Telemike grazie al mitico Genoa”

Il famoso campione del quiz di Mike Bongiorno racconta la sua cavalcata sulle ali del Grifone che lo portò a vincere nel 1990 un miliardo di vecchie lire. E racconta i suoi aneddoti di tifoso, ripercorrendo la storia del club più antico d'Italia dagli anni '50


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[tps_title]I tifosi[/tps_title]

Abbiamo parlato prima della contestazione del Genoa, brevemente, quando ad esempio apparivano striscioni “Preziosi e Gasperini è finito il vostro tempo”, eccetera, ti chiedo la tua idea sugli ultimi anni recenti del Genoa, sulla contestazione, sulla spaccatura che c’è…

Guarda, la mia idea te la posso sintetizzare in questa maniera (però, ripeto, è sempre una mia idea): se io fossi nei panni di Preziosi, ti dico, ma è un discorso magari forse anche individuale e utopistico, io farei in modo di cedere, di lasciare, perché ha finito il suo ciclo. Ne uscirebbe da trionfatore, dieci anni di Serie A, che non si vedono dal dopoguerra ad oggi in nessun periodo. Punto uno. Solamente una volta si è salvato all’ultima giornata, quindi, nove campionati tranquilli con un quinto e un sesto posto. Poi se vediamo anche il retro, per arrivare in Serie A ha ottenuto tre promozioni: due dalla B alla A e una dalla C alla B, ecco, quindi sono tredici campionati di grosso livello. E ne uscirebbe da trionfatore, la sua persona. Ma tutto questo perché Preziosi in questo momento è molto compromesso di fronte alla tifoseria e ha finito un ciclo. Non lo so anche come potrà, certamente, forse il Genoa in questo momento è invendibile, vista e considerata anche la situazione come viene riportata. A me non è dato sapere, perché io non so come sono i bilanci, quindi non mi posso pronunciare più di tanto, però questa, ripeto, è la mia idea. Io, se fossi nei suoi panni, farei in modo di uscire di scena magari in modo indolore. Ma non per questo che io abbia dei pregiudizi nei confronti di Preziosi perché come genoano lo ringrazierò in eterno per quello che ha fatto, però la realtà in questo momento è questa ed è decisamente molto difficile.

Vero, assolutamente. Anche a livello di rosa, di organico, eccetera, tanti buoni propositi ma…

Vedi, è anche questo. Lui può operare i cambi che non è detto che vadano male, potrebbe fare un campionato e avere un’impennata e ottenere un grossissimo risultato. Il calcio è strano, come potrei vedere l’anno prossimo l’Atalanta che scende nelle retrovie. Il calcio è fatto anche in questa maniera, ecco. Però naturalmente la gestione non si potrà discostare da quella degli ultimi anni. C’è anche da dire che il calcio è cambiato, perché oramai un giocatore non lo puoi più tenere, non esiste più il vincolo, è naturale che uno bravo è appetito di squadre di levatura superiore soprattutto sul piano finanziario. Però ripeto, il rapporto Preziosi-tifosi in questo momento è compromesso: con quello che può derivare diciamo dalla prima sconfitta.

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