In vista della futura Ipo (progetto di quotazione) in Borsa, la Giochi Preziosi si presenta al mercato con ricavi in crescita ma anche con più debiti. Secondo quanto riporta l’inserto odierno di Affari e Finanza de La Repubblica, il bilancio consolidato dell’azienda di Enrico Preziosi, presidente anche del Genoa, si è chiuso con ricavi netti dai precedenti 403 in aumento a 546,8 milioni con un utile netto di 28,1 milioni dai 29,3 milioni dell’esercizio 2018, con un patrimonio netto di 231,7 milioni. Il gruppo produttore di giocattoli ha visto l’acquisizione dei peluche Trudi e della spagnola Famosa. La posizione finanziaria netta a debito è peggirata da 72 a 235 milioni: il giornale spiega che comprende l’iscrizione delle passività per leasing, pari a 44,3 milioni, e l’indebitamento netto delle società acquisite ammontante a 89,8 milioni, oltre al prezzo pagato per entrambe di 40,7 milioni. Il capitale di Giochi Preziosi, conclude Affari e Finanza, è in pegno a Banco Bpm, Intesa San Paolo e Unicredit: i tre grandi gruppi bancari avevano elargito un prestito di 250 milioni necessario per le acquisizioni e per rimborsare un fido risalente al 2017.
REPUBBLICA AFFARI E FINANZA – Preziosi prepara l’Ipo con più ricavi e più debiti
Il bilancio consolidato 2019 della Giochi Preziosi si è concluso con ricavi netti cresciuti da 403 a 546,8 milioni, mentre la posizione finanziaria netta a debito è peggiorata da 72 a 235 milioni