Lo scontro tra Preziosi e Gallazzi in sede di mercato

Anche due diverse metodologie di lavoro, la trattativa Criscito e quelle per Lapadula e Centurion: la forbice tra il Joker e l'uomo dei fondi si è aperta su più fronti

Fabrizio Preziosi (a destra) ed Enrico Preziosi (Getty Images)

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Contestato dalla tifoseria, non ha mancato di rispondere. Enrico Preziosi ha duramente replicato affermando come la trattativa non sia mai stata interrotta ma, più semplicemente, le due parti abbiano scelto di prendersi un po’ di tempo. Un periodo di approfondimento è necessario, specie se si lavora per il passaggio di consegue di una società calcistica. Troppo diverso, segnala stamani La Repubblica – Genova, il modo di intendere il mercato di Preziosi rispetto a quello di Gallazzi: allo stato attuale uno scontro potrebbe esserci e rovinerebbe tutto quanto di buono fatto finora. Ecco perché è stata presa di comune accordo la decisione di aspettare la fine del calciomercato.

Giulio Gallazzi è un finanziere, è abituato a pianificare entrate ed uscite, mentre Preziosi è più avvezzo a decisioni cosiddette “di pancia”: con Gallazzi, ipotizza il quotidiano genovese, le cessioni e gli acquisti dovranno esser concordati tra allenatore e direttore sportivo, passando poi per il placet del presidente. Solo allora verrà istituito un termine massimo per la cessione e l’acquisto. L’esempio è il ritorno di Mimmo Criscito: Preziosi e Gallazzi erano d’accordo (1,2 milioni netti per cinque anni al giocatore), sarebbe stato un apprezzatissimo acquisto che poi avrebbe funto da volto nuovo per il prossimo Genoa. Alla fine lo Zenit si è intromesso facendo saltare tutto, e le trattative seguenti (Lapadula e Centurion su tutte) hanno mostrato come vi sia una netta contrapposizione di due visioni differenti: quella di Preziosi, quella di Gallazzi.
Alla fine, ecco la decisione: carta bianca al Joker fino a fine mercato, poi un incontro ed eventualmente le basi per un passaggio di proprietà. Altro punto: in che veste rimarrà l’attuale presidente al Genoa? Possessore del 25% di quote, semplice consulente o altro? Questo è l’ennesimo nodo su cui c’è stato lo scontro tra le due parti. Scontro che attualmente viene mediato dalla figura di Fabrizio Bertola, imprenditore amico sia di Preziosi che di Beniamino Anselmi (non a caso Bertola sarebbe nel prossimo consiglio d’amministrazione), tifoso genoano e dunque interessato a dare al Grifone un futuro sicuro.

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