Ecco un amarcord tutto genoano, denso di affetto e di passione. Oggi è una giornata speciale per Domenico Criscito: a soli 17 anni esordiva in serie B in quel Genoa-Cosenza 3-0 (gol di Basso, Boisfer e Rinaldi). Entrò con la maglia numero 24 all’82’ al posto di Colurcio. In un Ferraris festante nonostante la retrocessione già avvenuta in anticipo: un piccolo prologo della sua luminosa carriera. Era un ragazzino di belle speranze, nato a Volla destinato a un luminoso futuro e a un “matrimonio” in rossoblù con alcune esperienze in altri club: nel 2004 nella Juventus Primavera, nel 2011 allo Zenit San Pietroburgo e infine nel 2022 con la breve parentesi al Toronto. Ci aveva visto lungo Claudio Onofri che lo aveva scoperto: il giovane difensore nato a Cercola, nei pressi di Napoli, aveva una marcia in più e mostrava già una certa personalità in campo.
Dopo l’esperienza juventina, Mimmo è tornato nel 2006 al Genoa dove fu allenato da Gian Piero Gasperini. In un’intervista a Pianetagenoa1893.net raccontò il suo esordio assoluto con il tecnico di Grugliasco con cui avrà la sua definitiva consacrazione a campione e ne esalterà le doti: «La prima gara da titolare con Gasperini è stata quella di Coppa Italia in casa con lo Spezia vinta da noi per 3-2. Per me era un sogno che si stava realizzando. Giocare a Marassi da titolare a 20 anni era una cosa incredibile». Una stagione da titolare culminata con la promozione in serie A con lo 0-0 al “Tempio” con il Napoli. Breve e ultima parentesi alla Juventus per poi tornare al Grifone nel gennaio 2008: il 13 gennaio il suo esordio in serie A con la maglia rossoblù. Nella stagione successiva, Mimmo segna il suo primo gol nella massima serie contro il Palermo: la stagione si concluderà con il quarto posto e la qualificazione in Europa League per il Grifone. Nel 2011 altra separazione dall’amato Genoa: nell’ultima partita col Cesena, i tifosi si strinsero tutti assieme a Mimmo, facendogli capire che la casa rossoblù era la sua.
Nel corso della sua esperienza russa Criscito aveva rilasciato due interviste a Pianetagenoa1893.net in cui aveva mostrato tutta la sua nostalgia per il Genoa. Correva l’anno 2013 e aveva affermato: «L’ho detto più volte che tornerei volentieri in rossoblù. Io a Genova sono nato e cresciuto calcisticamente e sono innamorato della città. Ora sono allo Zenit ma nel calcio non si può mai dire mai, il calciomercato chiude il 31 Agosto». E nel gennaio 2014, poco prima di un derby della Lanterna, aveva dimostrato a Pianetagenoa1893.net di avere una gran voglia di giocare ancora nella stracittadina genovese: «Assolutamente si. Ho sempre detto che un giorno tornerò a vestire la maglia del Genoa. Sono riuscito a vincere cinque stracittadine e voglio aggiudicarmene molte altre. Quella che ricordo maggiormente? Non c’è un derby particolare, quando lo vinci ti resta sempre nel cuore; spesso me li rivedo in tv visto che li ho registrati».
Il sogno del ritorno si avvererà nel 2018: Mimmo saluta lo Zenit e torna al Grifone, accolto come un re dai tifosi. Il 17 febbraio 2019 torna al gol al Ferraris contro la Lazio dopo 10 anni. La Fiorentina e l’Inter lo corteggeranno, ma lui non cede: ha voluto fortemente restare al Grifone. Dopo la retrocessione del 2022, è partito per Toronto: ma la febbre rossoblù si fa di nuovo sentire. E così la nuova proprietà americana 777 Partners, subentrata a Enrico Preziosi, lo ingaggia nuovamente nel gennaio di quest’anno. Mimmo riporterà il suo amore nella massima serie: al termine della gara con il Bari, ultima giornata del campionato di B, annuncia il suo ritiro dal calcio giocato in una lettera toccante: «Caro calcio, tutto torna. Sapevo che sarebbe arrivato questo momento, il momento che ogni calciatore professionista prima o poi deve affrontare». Ma non finisce qui: il capitano è pronto a rivestire il ruolo di tecnico e a insegnare calcio alle giovani generazioni. Forse contribuirà alla nascita di un nuovo Criscito.