Genoa-Torino, cronaca della domenica perfetta

Cronaca di un Genoa-Torino visto, per la prima volta nella mia carriera, da tribuna stampa e mixed zone


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[tps_title]Gran finale[/tps_title]

Partita finita, resto davanti ad un Ferraris che si svuota lentamente. Qui nessuno vuole andare a casa, tantomeno dopo una vittoria così importante. Decido di seguire Marco (sempre Liguori, direttore di Pianetagenoa) e mi trovo in un batter d’ali di farfalla nelle segrete dello stadio, poi in un cunicolo, infine in mixed zone. Juric non c’è ancora, cammino nervosamente. La faccio breve: passeranno ore, nel frattempo ero riuscito a farmi fare un autografo da Simeone e seguire l’intervista di Cofie ai microfoni di Mediaset. Vedo Rubinho, corro a chiedergli una firmetta sul mio bloc notes: con la scusa chiedo a “Rubi” se sia disposto a farsi porre qualche domanda, lui molto cordialmente declina, io sono felice lo stesso. Ntcham e Ninkovic scappano senza che io possa inseguirli, poi vedo una folla di giornalisti riunirsi in sala stampa dove di lì a poco avrebbe parlato Juric. Ma prima vedo Palladino, non riesco ad ottenere il suo autografo ma in esclusivissima mi fornisce due righette di articolo. Non male, in fondo nessuno a parte me le aveva sentite (e infatti, solo Pianetagenoa le ha riportate). Galvanizzato dal momento e puerilmente emozionato, varco la soglia e mi trovo davanti Juric. A pochi metri dal sottoscritto. Ci sarà tempo per fare domande, per festeggiare, io non riuscirò a fare una foto col tecnico ma va bene lo stesso. Come prima volta, direi che è andata bene. Tutto, meravigliosamente bene. Esco fuori dal Ferraris, io col mio pass metà blu ancora indosso. Eh già, è stata proprio una grande domenica.

Ps: (se casomai vi interessi) il pezzo pubblicato per Footbola, che ringrazio nuovamente per l’accredito, è questo.

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