La sua Under 14 è qualificata da capolista al turno preliminare ai play-off, ma l’obiettivo del Genoa resta la crescita individuale di quanti più elementi: «I ragazzi sono cresciuti tanto in questi mesi, l’obiettivo è quello di farli crescere ancora: ci stiamo riuscendo». Domenico Criscito commenta così il cammino stagionale, il meglio deve ancora venire. « Ho avuto tanti grandi allenatori e a loro ho rubato un po’ di segreti. Ho iniziato a pensare alla carriera in panchina verso i 30 anni» spiega il tecnico dei classe 2010 rossoblù.
Durante l’evento Panini Tour sbarcato a Genova, mister Criscito parla anche del collega della prima squadra, Alberto Gilardino: «Sta facendo un ottimo campionato, ha sempre giocato a viso aperto contro tutti. Tanto merito è proprio di Gilardino che sta facendo un ottimo lavoro. Il giocatore più importante è Gudmundsson, e lo sta dimostrando. Retegui mi ricorda proprio Gilardino, un uomo d’area. Spero che presto il Genoa possa andare in Europa: quest’anno la vedo dura, tra qualche anno magari sì».
Criscito, ripreso da Primocanale, ripercorre una tappa fondamentale della sua carriera, il trasferimento in Russia, a San Pietroburgo: «Rifarei la scelta altre mille volte. Indossare la fascia da capitano è stato qualcosa di meraviglioso». Infine, i rigori della sua vita: «Con la Sampdoria sono stato debole, avevo paura di sbagliare. Quello contro il Bari, all’ultima in Serie B, ha cancellato l’altro come un disegno voluto dal Dio del calcio».