Criscito e Pandev, gli uomini derby assetati di vendetta

Nella loro ultima esperienza al Genoa, zero stracittadine vinte in campo.


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Il derby di Goran Pandev (l’ultimo)

Pandev vs Sampdoria 2019
Sampdoria-Genoa 2-0, 14 aprile 2019. Fonte foto: photogallery Genoa CFC

Ai tempi della Lazio, Goran Pandev ha incontrato in 9 occasioni la Sampdoria, con un bilancio neutro (quattro vittorie, un pari e quattro sconfitte). Con le maglie di Inter e Napoli, poi, il macedone non perse mai contro i blucerchiati: due vittorie e tre pareggi. Un discorso che non si sarebbe più ripetuto a Genova.

Al Ferraris, infatti, saltò le stracittadine del 2015/16 (o meglio, le vide dalla panchina): l’amarezza del 2-3 del 5 gennaio 2016, nonostante la doppietta di Leonardo Pavoletti, la gioia dell’8 maggio seguente, con doppietta di Suso. Giocò da titolare il 22 ottobre 2016 con Jurić in panchina, quando Rigoni pareggiò un derby poi perso 2-1 per via dell’autorete decisiva di Izzo. Restò in panchina anche al ritorno, l’11 marzo 2017, quando un passaggio sbagliato da Olivier Ntcham e tramutato in gol da Luis Muriel inflisse la sconfitta ad Andrea Mandorlini.

Il 4 novembre 2017, nuovamente con Jurić, Pandev subentrò a Rigoni al 68’ ma la Sampdoria, in vantaggio grazie a Ramírez, avrebbe raddoppiato con Quagliarella. Fu sostituito al 61’ da Cofie nella gara di ritorno, stavolta con Ballardini in panchina, il 7 aprile 2018: quel pari, uno 0-0 per nulla ricco di emozioni, è a oggi il miglior risultato ottenuto dal Genoa con Pandev in campo, oltre che la certificazione dell’imbattibilità di Davide Ballardini nelle stracittadine della Lanterna. A seguire, già menzionati parlando di Criscito, l’1-1 del 25 ottobre 2018 quando però restò in panchina (giocarono Kouamé e Krzysztof Piątek, che segnò su rigore), il 2-0 del 14 aprile 2019 nell’ambito della gestione Prandelli e l’ultimo derby giocato, il 14 dicembre 2019, deciso da Gabbiadini. Per svoltare e tornare a vincere un derby, il Genoa s’affiderà per forza di cose al suo miglior marcatore stagionale, nonostante le tante primavere e un ritiro che sembra prossimo. Non c’è più tempo: qual modo migliore per salutarsi di un derby vinto?

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