Correva l’anno 1905: oggi nasceva il Boca Juniors

Buenos Aires, la città dove ci sono altri genovesi, o come dicono loro: xeneizes; cioè quelli del Boca Juniors, la squadra in cui ha militato, tra gli altri, Diego Armando Maradona, “El Pibe de Oro”


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Parli del Genoa e dell’Argentina, e allora viene alla mente la tournée sudamericana del 1923 e la sfida dei nostri contro la nazionale a Buenos Aires.

Buenos Aires, la città dove ci sono altri genovesi, o come dicono loro: xeneizes; cioè quelli del Boca Juniors, la squadra in cui ha militato, tra gli altri, Diego Armando Maradona, “El Pibe de Oro”. Ma anche la squadra i cui nomi dei fondatori e dei primi giocatori sono già di per sé indicativi del loro luogo di origine: Pedemonte, Moltedo, Bricchetto, Baglietto, Carrega e altri ancora.

D’altra parte, la squadra rivale del Boca, il River Plate, non è che abbia origini meno genovesi. Anzi, ad essere precisi i sopraccitati Moltedo e Carrega prima di giocare nel Boca giocarono proprio nel River, sotto la guida del presidente Salvarezza e del tesoriere Ratto, anch’essi originari della nostra città […]

[…] Ma il legame tra il genovese e la Boca è riuscito a percorrere i secoli, e a varcare il nuovo millennio, per giungere nell’era di internet. A riprova di questo, fino a poco tempo fa, bastava dare un’occhiata al sito ufficiale del Boca Juniors, dove all’opzione in spagnolo, e a quella in inglese, per la navigazione delle pagine web si poteva anche scegliere la lingua della nostra città.

Ed è per questo, per esempio, che a proposito della maglia del Boca, nel sito della squadra argentina si poteva leggere il seguente passaggio:

“O mariolo do Boca o l’è ciù che ‘n sempliçe abito sportivo. O l’è o o tezöo d’ogni tifozo ch’o ghe demanda a-i zugoei de sualo fin a in fondo. O l’è o mantello sacro lödòu da çentenae de cansoin. O simbolo ch’o l’unisce i xeneizes spantegae in gio a-o mundo”.

Traduzione per i non genovesi: “La maglia del Boca è qualcosa di più di un semplice abito sportivo. È il tesoro di ogni tifoso, il quale pretende che i giocatori l’impregnino di sudore. È il mantello sacro lodato in centinaia di canzoni. Il simbolo che unisce i genovesi della Boca in giro per il mondo”.

Il genovese, quindi, non solo è forse l’unica lingua di una città italiana ad essere presente, come abbiamo già visto, nell’inno nazionale di un altro Stato (il Principato di Monaco) ma probabilmente è anche l’unica lingua di una città italiana ad essere utilizzata nel sito ufficiale di una squadra straniera”.

Massimo Prati, “I Racconti del Grifo. Quando parlare del Genoa è come parlare di Genova”, Urbone Publishing, 2020.

La foto che attesta l’uso del genovese è stata pubblicata sulla pagina ufficiale del Boca Juniors alcuni anni fa. L’altra foto della Boca è tratta da internet.

Massimo Prati: classe 1963, genovese e Genoano, laureato alla Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Genova, con il massimo dei voti. Specializzazione in Scienze dell’Informazione e della Comunicazione Sociale e Interculturale. Vive in Svizzera dal 2004, dove lavora come insegnante. Autore di un racconto, “Nella Tana del Nemico”, inserito nella raccolta dal titolo, “Sotto il Segno del Grifone”, pubblicata nel 2004 dalla casa editrice Fratelli Frilli; di un libro intitolato “I Racconti del Grifo. Quando parlare del Genoa è come parlare di Genova”, edito nel 2017 dalla Nuova Editrice Genovese; di un lavoro sulla storia del calcio intitolato “Gli Svizzeri Pionieri del Football Italiano”, Urbone Publishing, 2019; di una ricerca storica dal titolo “Rivoluzione Inglese. Paradigma della Modernità”, Mimesis Edizioni, 2020; della seconda edizione de “I Racconti del Grifo. Quando parlare del Genoa è come parlare di Genova”, Urbone Publishing, 2020; coautore del libro di didattica dell’italiano “Imbarco Immediato”, Fanalex Publishing, Ginevra 2021 e, infine, del romanzo “Dieci Racconti di una Lucertola del Porto di Genova”, Urbone Publishing, 2021. È anche autore di numerosi articoli, di carattere sportivo, storico o culturale, pubblicati su differenti blog, siti, riviste e giornali. Collabora con “Pianetagenoa1893” e “GliEroidelCalcio”.

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