Cavani al Boca Juniors: è già iniziato il dopo Retegui

Colpo di Riquelme che regala ad Almirón un asso per vincere la Libertadores

Cavani Boca Juniors
Edinson Cavani tra Jorge Amor Ameal, presidente del Boca Juniors, e Marcelo Delgado del Consejo de Fútbol del club (foto di @BocaJrsOficial)

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La salida, come gli argentini chiamano l’entrata in campo della squadra del proprio cuore, è una di quelle che fanno tremare le gambe. Angusta rampa di scalini blu e ingresso alla propria sinistra. Un ascensore verso il paradiso. Come il Filadelfia di una volta. Anche in questo dettaglio la Bombonera è spettacolare. Il dopo Mateo Retegui in casa Boca Juniors è già iniziato e porta il nome di Edinson Cavani. Nella notte italiana, il popolo Xeneize ha regalato una splendida accoglienza al centravanti uruguaiano nato a Salto, posto al confine con l’Argentina, luogo di eroiche imprese garibaldine. Il Matadòr è la risposta di Roman Riquelme alle pesanti critiche sorte a seguito del settimo posto maturato in campionato, (stra)vinto dal River Plate di Demichelis, ex difensore del Bayern Monaco; ed è anche l’asso che l’attuale dirigenza, in piena campagna elettorale stante le elezioni di dicembre, ha calato per tentare il colpo in Copa Libertadores. L’ossessione del Boca, trofeo che non vince dal 2007.

Cavani vestirà la numero 10 del Boca Juniors: da brividi. Fu la maglia di Diego Armando Maradona e di Carlos Tevez. Durante la presentazione l’ha donata a Sergio Martinez, il suo idolo e connazionale che con il Boca segnò 80 gol dal ’92 al ’97. «Sarà il mio ultimo anno e mezzo di carriera, il numero è una grande responsabilità e mi darà l’emozione e l’adrenalina del calcio» ha spiegato Cavani alla stampa, ripreso da La Naciòn. Lo stesso, poi, racconta un aneddoto di quando era un bambino: «Visitai il museo del Boca a 12 o 13 anni durante una trasferta con la squadra giovanile dell’Uruguay. Nel percorso era prevista la salida in campo dei visitatori ma quel giorno ricordo che non fu possibile. Mai mi sarei immaginato di compierla da calciatore del Boca Juniors» racconta emozionato Cavani dinanzi a 70 giornalisti accreditati e 20 tv da tutto il mondo. I tifosi azul y oro non trattengono la gioia e prima della presentazione alla Bombonera hanno mandato in tilt l’aeroporto della capitale.

Un tifo esagerato per l’attaccante che, a 36 anni, ha segnato 367 gol in 643 partite. Un tifo, però, ricambiato alla Bombonera: Cavani raccoglie i suoi quattro figli e, terminato un breve discorso, intona «Dale Boca, dale Boca» assieme loro. Manca una parola: campeòn. Quella che ogni tifoso e simpatizzante del Boca spera di aggiungere presto. Il debutto di Cavani in Libertadores può avvenire mercoledì nell’andata degli ottavi di finale contro il Nacional al Gran Parque Central di Montevideo. La seconda squadra più titolata dell’Uruguay. Se non è destino.

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