Boca Juniors sconfitto dalla Fluminense: i commenti della stampa sudamericana

Niente Séptima: il sogno degli Xeneizes finisce al Maracaná

Boca Juniors Fluminense Copa Libertadores
La Fluminense vince la Copa Libertadores 2023 (foto Twitter @FluminenseFC)

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Niente Séptima. Il sogno del Boca Juniors finisce al Maracaná: la Copa Libertadores va alla Fluminense che vince 2-1 con il gol decisivo del brasiliano John Kennedy, classe 2002, nel primo tempo supplementare, salvo poi essere espulso a quattro minuti (oltre il recupero) dal termine. Il Boca ha rincorso, pareggiando con Advincula il vantaggio di German Cano, che un anno fa ha lasciato il Vasco Da Gama come secondo miglior marcatore straniero della storia del club regatino.

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Stamane la stampa d’Argentina pone degli interrogativi sul futuro degli Xeneizes, impegnati nella difficile campagna elettorale che porterà alle elezioni di dicembre: grande favorito per la vittoria alle urne è il Mudo Riquelme. «Il Boca non ha avuto l’istinto assassino» titola Olé, che tra i peccati della squadra di Almiron aggiunge l’assenza di gioco (30% di possesso palla nel primo tempo), carattere e incapacità di convertire in gol le occasioni create «perché il Boca ha avuto l’opportunità di vincerla ma non ha sfruttato l’uomo in più con la mancanza d’intelligenza di Fabra che si è fatto esplellere dal Var (al 122′) dopo un leggero schiaffo rivolto a un avversario». Oro o niente. Le finali sono fatte così.

Clarin rimarca la «delusione e la tristezza sotto l’obelisco di Buenos Aires, alla Bombonera e al Parque Lezama», storici feudi del tifo boquense. La squadra, riporta il quotidiano, ha fatto ritorno in hotel con «la cabeza gacha», a testa bassa, ma con l’applauso della sua gente. Così, invece, La Nacion: «Fluminense vince la sua prima Copa dopo una finale vibrante. La marea Xeneize a Rio non ha avuto un premio». Nei giorni scorsi, infatti, la città brasiliana era stata invasa da centomila tifosi del Boca, secondo il console argentino, giunti a Rio De Janeiro con almeno 105 autobus, 900 auto e non meno di 9000 biglietti aerei. «Ai supplementari si è consumata quella partita di dettagli che Cavani aveva pronosticato alla vigilia. Sono state un paio di giocate specifiche a segnare il destino degli Xeneizes» continua La Nacion.

I giornali del Brasile, invece, esaltano primariamente Marcelo che è entrato nel ristretto club di dodici calciatori che hanno vinto sia la Champions League che la Libertadores (Cafù, Dida, Roque Junior, Walter Samuel, Tevez, Ronaldinho, Neymar, Danilo, David Luiz, Rafinha e Julian Alvarez). O Globo scrive «Chi ci crede, vince sempre» mostrando un video dove Fernando Diniz, allenatore della Fluminense, sprona John Kennedy con una profezia: «Vai a fare il gol del titolo». Il Jornal do Brasil titola: «O nosso sonho!», il nostro sogno. E in prima pagina mette la foto del capitano Nino che alza la coppa assieme a Felipe Melo.

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