Sidio Corradi racconta Bagnoli: “Ha sempre il Genoa nel cuore”

Il calcio è semplicità: il "credo" di Osvaldo Bagnoli descritto da Sidio Corradi

Osvaldo Bagnoli durante la cerimonia per il suo ingresso nella Hall Of Fame Figc (Foto Claudio Villa/Getty Images)

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Centoventicinque anni di storia, la società calcistica più antica d’Italia, nove scudetti vinti: il prestigioso anniversario, passato sotto tono per i tragici fatti del viadotto Polcevera (Ponte Morandi), ha acceso i riflettori – anche filatelici – sulla storia del Genoa, sui suoi colori, sul suo pubblico. Una storia ultracentenaria che però arriva ai giorni nostri priva di testimoni diretti dell’ultimo grande successo (la vittoria in un campionato di massima serie).

Nella memoria collettiva più recente, nei testimoni oculari, nei giovani che ascoltano delle gesta del Vecchio Balordo da parte di genitori e nonni, sono ancora vivi i clamorosi exploit del campionato 1990/91 (quarto posto) e, soprattutto, la magica cavalcata della stagione successiva in Coppa Uefa (semifinale ceduta alla futura vincitrice del trofeo, l’Ajax).

Un cammino, quello in Coppa Uefa, che ha sbalordito i più sopraffini appassionati del pallone, non solo italiani, anche a seguito del successo esterno a Liverpool, in quell’Anfield Road sino a quel momento mai espugnato da squadre italiane. Artefici del trionfo (perché trionfo fu, anche se la coppa andò poi nella terra dei tulipani) i giocatori in maglia rossoblù ma il grande regista di quella galoppata è stato uno solo: Osvaldo Bagnoli.

Del Mago della Bovisa, classe 1935, ne parla Sidio Corradi. L’ex ala genoana conosce mister Bagnoli, col quale si è sentito in occasione della scomparsa di Tony Lonardi. Osvaldo Bagnoli, che era un grande amico del portiere veronese, non ha potuto far a meno di parlare del Genoa: «Conosco bene Osvaldo – ha detto Corradi – avendo disputato con lui alcuni tornei. Ha sempre il Genoa nel cuore e lo ricorda con grande piacere ed affetto».

L’ex mister genoano, colui il quale è arrivato dove dal dopoguerra nessun allenatore è mai riuscito ad arrivare, è citato come esempio alle giovani leve. È sempre Sidio Corradi a descrivere Osvaldo Bagnoli: «Parliamo di Osvaldo anche con i ragazzi che non hanno vissuto quella magica stagione genoana. Insegnava il gioco del calcio nella maniera migliore. Diceva che il calcio era semplicità e che bisogna insegnare semplicità. Bagnoli lo diceva anche ad Arrigo Sacchi ai tempi del Cesena quando Arrigo allenava la Primavera: il calcio è semplicità».

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