Marzo pazzo. Oggi basta aprire un social network perché foto e ricordi indelebili riaffiorino dal passato, scaldando il cuore e portando lacrime di gioia ed emozioni a generazioni intere di genoani.
E’ il 18 marzo, ma del 1992. Mercoledì, giorno in cui si disputano le Coppe europee. La Coppa è la Uefa, quarti di finale. Il Genoa e la Fossa dei Grifoni si presentano nel tempio del calcio, l’Anfield Road di Liverpool, tempio fino ad allora mai profanato da alcuna squadra italiana.
Il Genoa vola in Inghilterra forte del secco 2-0 inflitto ai Reds all’andata, grazie al gol di Valeriano Fiorin, un centrocampista jolly, e la punizione da cartone animato di Claudio Ibrahim Vaz Leal, volgarmente chiamato “Branco”, a mio modesto parere il più forte giocatore del Genoa, almeno dei Genoa che ho visto in cinquant’anni.
La partita è senza storia. Stefano Eranio e Pato Aquilera siglano la vittoria finale rendendo vano il gol del gallese ex Juve Ian Rush. E’ il delirio. La prima italiana a vincere ad Anfield.
Quella nottata ha sicuramente rappresentò il punto più alto della storia del dopo guerra del Grifone, anche perché il Grifone perse le semifinali contro un Ajax zeppo di campioni e terminò il sogno della “Banda di Bagnoli” e del trio delle meraviglie Skuhravy, Aguilera, Branco.
Il Popolo rossoblù ebbe comunque modo di festeggiare alla grandissima scendendo in piazza qualche giorno dopo per celebrare la vittoria del Barcellona in Coppa Campioni.
Oggi 18 marzo 2024 il Popolo Rossoblù e questo nuovo Genoa tutto fiammante (che ha pareggiato ieri alla grande in trasferta contro la Juventus), possono ragionevolmente sperare di raggiungere, e se possibile superare, quella vetta di gloria che si chiama Liverpool-Genoa.
Per scrivere nuove pagine di leggenda.
