Se non è stata la più bella, quantomeno finisce di diritto tra le tre partite migliori della storia dell’Atalanta. La Dea vince a Liverpool, ancora. Gasperini fa il bis e diventa il primo allenatore italiano a sbancare due volte Anfield Road. Profanato il tempio Rosso, stavolta gremito di pubblico, l’Atalanta replica a quanto esibito nel novembre 2020 in piena seconda ondata europea di coronavirus. Stadi chiusi, emozioni contenute a casa. Stavolta, però, è ancora più bello, per chi ama il calcio, perché la squadra di Gasperini ha giocato come una inglese, pressing e corsa a tutto spiano, aggiungendo tecnica e tattica. La scuola italiana va dritta in paradiso perché il Liverpool non perdeva in casa da 33 partite consecutive: l’ultimo a riuscire fu Ancelotti con il Real Madrid.
Se Anfield rappresenta l’inferno calcistico, il suo diavolo è Scamacca: doppietta (come il Pato Aguilera) e assist a Pasalic per il 3-0 finale, triplo messaggio al ct Spalletti che lo tiene in concorrenza azzurra con Retegui del Genoa. Sarà un duello appassionante a suon di gol, sino all’ultimo minuto della stagione. Una grande gara di Ederson, Koopmeiners in formato europeo, Ruggeri e De Ketelaere. Ancora Atalanta, ancora Gasperini. Il dentista ha fatto il suo dovere ribaltando l’aspetto emotivo della squadra uscita malconcia da Firenze e Cagliari. Klopp, invece, ha cambiato sei uomini rispetto alla gara di campionato con lo United senza, tuttavia, mancare di rispetto alla Dea: bontà sua, che cerca riposo in Europa perché compete nel torneo più bello al mondo.
Il capolavoro tattico di Gasperini consiste anche nel non aver preso gol ad Anfield, anzi aver vinto con tre gol di scarto che sono un vantaggio incredibile, ancorché non decisivo, per la gara di ritorno di prossima settimana al Gewiss. L’Atalanta scrive il settimo trionfo italiano a Liverpool marcato da sei club: il primo a riuscire fu il Genoa di Osvaldo Bagnoli, poi Roma, Fiorentina, Udinese e Inter. Il colpo atalantino è un successo che fa bene al ranking Uefa del calcio italiano perché l’acquisizione della quinta squadra alla prossima super Champions League è pressoché certa.