La Lega insiste sul gol di Piątek: «È autorete di Tolói»

Eppure le linee guida della Lega per l'assegnazione dei gol dubbi sono chiare: quello di Piątek è un tiro nello specchio della porta deviato da un difensore. «In questi casi si assegna pertanto la marcatura all’autore del tiro in porta»

Il gol non assegnato a Piatek in Genoa-Atalanta (Foto Genoa cfc Tanopress)

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Non si è fatta attendere l’interpretazione ufficiale della Lega di Serie A in merito alla discussa attribuzione del primo gol del Genoa nel match contro l’Atalanta. La “Confindustria” del calcio, infatti, contrariamente ai tempi da essa previsti (esame dei casi dubbi il giorno successivo ad ogni turno di campionato), ha pubblicato subito ed «in via del tutto eccezionale» – come si legge sul sito web ufficiale – la spiegazione del motivo che l’ha indotta ad assegnare la paternità della marcatura a Tolói.

Leggendo il comunicato (visionabile seguendo questo link), in prima battuta duole notare che il primo pensiero va agli «appassionati di fantacalcio» e dopo, solo dopo, ai tifosi del Genoa: il diretto interessato, la società ed i supporter passano in secondo piano. Gli interessi del fantacalcio sono primari; transeat. Questo il contenuto iniziale: «Il caso di giornata per gli appassionati di fantacalcio e i tifosi del Genoa è legato al primo gol della gara di oggi a Marassi tra rossoblù padroni di casa e Atalanta. Ricordando che la Lega Serie A, come previsto da Regolamento, esamina i casi dubbi il giorno successivo alla partita in questione, in via del tutto eccezionale, data la casistica semplice da definire, pubblichiamo subito la spiegazione che porta all’autorete».

Quindi, la Lega esterna le motivazioni che hanno portato ad escludere Piątek dalla paternità della marcatura: «La dinamica dell’azione non lascia alcun dubbio sull’autorete da assegnare a Toloi. Il difensore dell’Atalanta, infatti, vede arrivare il pallone colpito di testa da Piatek e indirizzato in porta, e con la gamba destra lo colpisce con l’intenzione di deviarne la traiettoria diretta a rete. La sua azione spedisce involontariamente il pallone in porta, ma è chiara la sua intenzione di intervenire per rinviare per cui, sulla base del Criterio 1A delle Linee Guida per l’assegnazione dei gol dubbi, viene a lui attribuita l’autorete. Ci sono tanti esempi cui rifarsi per azioni simili, il più famoso a livello europeo è certamente il gol non attribuito a Sergio Ramos dalla Uefa in Napoli-Real Madrid (colpo di testa diretto in porta del difensore spagnolo e intervento per respingere non riuscito di Mertens, al quale fu attribuita l’autorete), nel nostro campionato un caso simile è accaduto recentemente in Inter-Fiorentina con Skriniar-Chiesa, o ancora, senza andare troppo lontano, nello scorso campionato con Silvestre-Adnan o Danilo-Verdi». Un caso analogo che ha visto protagonista Pandev in maglia rossoblù è stato valutato diversamente: ne parliamo qui.

La redazione di pianetagenoa1893.net ha visto e rivisto l’azione “incriminata”. Secondo noi, quello di Tolói non è un rinvio errato o un retropassaggio (Criterio 1A) bensì, lo ribadiamo (COME GIA’ RIPORTATO IN QUESTO LINK) la deviazione di un tiro nello specchio della porta (casistica prevista nelle “precisazioni” delle “Linee guida”). È quindi giusto restituire a Piątek quello che gli è dovuto.

Per noi, a questo punto, Piątek ha segnato 13+1 gol. D’altronde, non c’è chi sostiene di aver vinto più di quanto sancito dalla Lega e dalla giustizia sportiva?

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