Il Genoa ha ingranato la quinta vittoria esterna: adesso c’è da migliorare il cammino al Ferraris

Blessin ha guidato la squadra con calma: niente trionfalismi, ma la consapevolezza che il Grifone è la formazione più in forma del campionato

Sirianni Preziosi
Vittorio Sirianni

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Sogno o son desto? Ma è sempre possibile che il Genoa vinca cinque volte in trasferta? Se lo chiedeva un vecchio tifoso, svenendo quasi sulla sedia del “bar sport” di Rapallo.
Sembra, effettivamente, di vivere in un mondo un po’ fantascientifico. Bisogna dire che questo Grifo, firmato Blessin, è davvero forte, molto forte. Sia chiaro, lasciamo perdere ora discorsi relativi al pensiero che sia già pronto a vincere il campionato. Per carità, così come non viviamo situazioni trionfalistiche tipiche del popolo rossoblù.
Diciamo solo, per onestà, che oggi certamente la squadra rossoblù è la più in forma, la più solida del campionato. Contro una Ternana che passava come una capolista fortissima, che si diceva essere davvero insuperabile, ecco i grifoni porsi con grande serenità, consapevoli della loro forza, affrontarla senza remore, senza ansia, senza timori. Andati in svantaggio, la “bolgia” ternana sembrava già convinta di portare a casa un bel bottino. Macché! Il Grifone si è assestato, senza tenti timori, e nella ripresa ha insegnato ai rivali come, in prima battuta si può pareggiare con un giustissimo rigore e con un tiratore formidabile come Coda. Ma poi ecco l’altra risposta da grande squadra e cioè il raddoppio, con il secondo gol di Coda che ha mandato al settimo cielo i tifosi scesi a Terni, ma soprattutto anche chi sa gustare il calcio nei suoi gesti più creativi.

Coda Genoa
Il rigore trasformato da Coda (foto di Genoa CFC Tanopress)

E quel Coda, pian piano si sta svegliando, sia come uomo di apporto alla squadra, ma soprattutto come uomo gol, sia su palle ferme e, finalmente, anche con gesti tecnici deliziosi.
Blessin dal canto suo, è sempre stato a bordo campo senza mai fare una smorfia, un gesto di tensione: sembrava un pensatore, un filosofo tedesco che assaporasse pensieri esistenziali di grande profondità. Mai una reazione, soltanto al termine della gara un abbraccio affettuoso ai suoi uomini che continuano a non tradirlo. Non solo: ha saputo giocare la carta Strootman al momento opportuno, cambiando le sorti della partita. Mentre quel rabbioso Lucarelli, un po’ presuntuoso, pensando di fare un solo boccone del Grifone, era scatenato in inutili reazioni contro l’arbitro Doveri, il quale ha estratto con eleganza dal taschino il cartellino rosso, facendo fare al tecnico neroverde una figuraccia. La tranquillità di Blessin ha vinto contro la rabbia del toscano. Nel calcio conta anche questo.
Inutile per noi dare giudizi ai singoli, è un voto forte e sincero di ammirazione per la forza, la determinazione, ma soprattutto la calma che vuol dire consapevolezza nei propri mezzi, offerte dagli “eroi di Terni”.

Badelj Strootman Genoa
Badelj e Strootman (foto di Genoa CFC Tanopress)

Sabato prossimo arriveranno le “rondinelle” bresciane al Ferraris: bisognerà iniziare ad avere un passo più deciso anche in casa, dove finora sono stati raccolti soltanto una vittoria e tre pareggi. Calma: nessun pronostico, nessuna celebrazione e dormita sugli allori della vittoria con la Ternana. Ma soltanto il piacere comunque di vedere finalmente un bel gioco, sia difensivo che offensivo. I rossoblù lo stanno offrendo con grande sicurezza: sembra quasi un miracolo…
Vittorio Sirianni

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