GRIFO D’ATTACCO – La lezione di Strootman e un Genoa da primato

I rossoblù hanno superato la prova del nove, Coda è un trascinatore

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Beppe Nuti, giornalista di Telenord

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Il Genoa supera l’ostacolo Ternana (1-2) e, grazie alla doppietta di Massimo Coda nel secondo tempo, conquista il primo posto in classifica ex aequo con il Frosinone. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 280ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Al Genoa bastano venti minuti per ribaltare la partita del Liberati. «Il Grifone ha mostrato i muscoli, oltre la tecnica: questa vittoria in trasferta è differente dalle precedenti di Venezia, Pisa, Ferrara e Cosenza perché si trattava della vera prova del nove. Blessin, che mi sta convincendo sempre di più, ha messo in campo la squadra migliore tenendo conto della situazione personale di Strootman. Badelj è parso in crescita, Gudmundsson a corrente alternata, Frendrup meno intenso del solito ma penso che sia normale per un calciatore che non viene mai risparmiato dal tecnico tedesco. Da valutare le condizioni del ginocchio di Pajac e, in prospettiva futura, l’opportunità di rinforzare il reparto di centro-sinistra della difesa rossoblù sebbene Czyborra sia subentrato bene in un contesto difficile».

Strootman perno irremovibile e Puscas in appoggio a Coda: sono questi gli spunti tattici che provengono da Terni? «Con questi due cambi azzeccati da Blessin è cambiata la partita e, non di meno, la mentalità del Genoa che ha deciso di andare a prendersi i tre punti confermando una volta di più che nel calcio «volere è potere», soprattutto quando scende in campo una corazzata. Strootman è un professionista esemplare che ci ha dato una bellissima lezione: trovare la forza dentro di sé per superare gli ostacoli della vita. Bravo Kevin, meritavi il gol per come hai calciato con rabbia quel pallone. Puscas, invece, può essere l’alter ego di Coda ma per farlo Blessin sarebbe costretto a cambiare modulo e ad alterare gli equilibri di squadra che pare abbia trovato con tre trequartisti dietro un solo centravanti».

Quali parole spende su Coda? «Colui che viene soprannominato “ispanico”, come il Gladiatore, ha giganteggiato ed è stato il migliore in campo. Ha dimostrato di essere il vero attaccante per cui è stato preso dal Genoa: freddezza dal dischetto e tutta la sua bravura in occasione del secondo gol realizzato a partire dallo stop di petto che ha permesso di superare Sørensen e infine scavalcare Iannarilli con un pallonetto perfetto. É l’emblema dello spirito del Grifone, una squadra che sarà difficilissima da battere: lo dimostra il fatto che le cinque vittorie nelle prime sei trasferte conquistate dal Genoa di Blessin sono un piccolo primato che va a migliorare i precedenti di Scoglio e Gasperini. Questa squadra ha tutto per vincere il campionato di Serie B: ci credo fortemente».

Ed ora il Brescia. «I dati dicono che i lombardi vivono un periodo di flessione dopo il 6-2 incassato a Bari che è come se avesse scosso la squadra: nelle ultime cinque partite il Grifo ha accorciato di otto punti superando le Rondinelle. Clotet, tecnico catalano che ha vissuto per molti anni nel calcio britannico, ha a disposizione una rosa con profili interessanti, Ayé e Bisoli su tutti, senza dimenticare Flavio Bianchi (tre gol realizzati in 278′ giocati) che è stato scoperto da Michele Sbravati. In ogni caso, il Genoa non deve guardare oltre sé stesso perché è così che ragionano le grandi squadre: è importante che la squadra inizi a regalare delle gioie ai tifosi del Ferraris».

Alessandro Legnazzi e Beppe Nuti

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