Correva l’anno 2015: il Genoa in 10 uomini agguantò in extremis la vittoria contro il Chievo

Tachtsidis scoccò il tiro vincente che diede la vittoria 3-2 al Grifone sui veronesi


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[tps_title]Secondo tempo[/tps_title]

Nella ripresa il fischietto orobico si dimostrò meno indulgente nei confronti del centrocampista svizzero (di origine macedone, ma di etnia albanese) del Genoa Blerim «la mosca tse-tse» Džemaili, il quale, dopo essere stato ammonito al 5’ per fallo sullo sloveno Valter Birsa, venne espulso al 9’ per intervento scorretto ai danni del kosovaro-finlandese Perparim «il mastino di Baskerville» Hetemaj I.

Gli scaligeri, trovandosi in vantaggio numerico, aumentarono la loro pressione, raccogliendo la rete del pareggio al 29’ con una bellissima deviazione al volo di tacco di Sergio «Pelobomber» Pellissier, su cross dalla destra di Matiello, e sfiorando quella del vantaggio al 39’ per un maldestro intervento dell’argentino Nicolás Andrés «el Padroncito» Burdisso I e con una deviazione da pochi metri dello sloveno Boštjan «the Boss» Cesar, ma trovarono sempre pronto Perin a respingere e si esposero al 46’ al contropiede genoano orchestrato sulla sinistra dal franco-camerunese Jules Olivier «Olly» Ntcham, rifinito dopo il passaggio in orizzontale da una finta di Pavoletti e concluso con un forte e preciso tiro di prima intenzione nell’angolino sinistro scoccato dal piede sinistro del greco Panagiōtīs «Taxi» Tachtsidīs, subentrato da tre minuti al posto di Perotti.

Stefano Massa

(Membro del Comitato Ricerca e Storia del Museo della Storia del Genoa)

Gasperini abbraccia Tachtsidis dopo Genoa-Chievo 3-2 nel 2015. (Foto Gabriele Maltinti/Getty Images)
Gasperini abbraccia Tachtsidis dopo Genoa-Chievo 3-2 nel 2015. (Foto Gabriele Maltinti/Getty Images)
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