Il cielo è rossoblù sopra Marassi

Che goduria! Questa è la frase lapidaria che fotografa lo stato di tutti i tifosi genoani da Boccadasse al Mato Grosso che ieri sera al Tempio non credevano ai loro occhi. La Juve sconfitta all’ultimo minuto: oh belin! Belin che Genoa! La Vecchia Signora è stata ripagata con la stessa moneta con cui un anno […]


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Che goduria! Questa è la frase lapidaria che fotografa lo stato di tutti i tifosi genoani da Boccadasse al Mato Grosso che ieri sera al Tempio non credevano ai loro occhi. La Juve sconfitta all’ultimo minuto: oh belin! Belin che Genoa! La Vecchia Signora è stata ripagata con la stessa moneta con cui un anno fa aveva vinto al Ferraris con il gol di punizione di Pirlo. Lo sgambetto è finalmente arrivato: è giunto dopo una gara sofferta, ma vincere a pochi secondi dalla fine, con un gol del grande Antonini che si vede ripagato dei sacrifici fatti, è uno sfizio sottile, un piacere intenso. A proposito, Buffon ricorderà a lungo le 500 presenze con questa “pera” subita. Ebbene sì, il cielo è rossoblù sopra Marassi.

La vittoria di stasera ha più di un artefice.

1) Gian Piero Gasperini. Si conferma sempre più il “Giulio Cesare” rossoblù: ha indovinato perfettamente con la doppia mossa Mandragora-Rosi che hanno bloccato Pogba e Asamoah, facendogli raramente vedere il pallone. Ha indirizzato Bertolacci su Vidal, chiudendolo perfettamente: Greco ha pressato e ha coordinato la manovra. Ha svolto una gara sul contenimento e sul logoramento dell’avversario che ci è cascato e alla fine ha raccolto i meritati frutti. Stratega e costruttore.

2) Enrico Preziosi: la sua campagna acquisti condotta con suo figlio Fabrizio si è rivelata finora perfetta. Perotti è il suo fiore all’occhiello: Matri e Pinilla sono due lussi che il Genoa può tranquillamente permettersi. Grazie alle sue scelte e alla cura per il settore giovanile il Genoa ha diversi ricambi: soprattutto a centrocampo dove non ci sono solo Rincon e Sturaro. Grande fiuto calcistico.

3) Michele Sbravati e Luca Barabino, rispettivamente dirigente del settore giovanile e patron della scuola calcio. Grazie a entrambi il Genoa riesce a forgiare in casa numerosi giovani campioni. Basti pensare a Perin, anche oggi decisivo su Morata e in altre due occasioni, Mandragora, Panico (altro nuovo talento sulla rampa di lancio), Sturaro. Creatori del futuro.

4) I tifosi genoani e in particolare la Gradinata Nord che ha richiamato tutti a tifare e a non mugugnare. L’incitamento fino al 94′ è stato fondamentale per raggiungere la vittoria alla fine.

Tirando le somme, dopo la vittoria di stasera il Grifone può centrare tranquillamente un obiettivo. Essere una vera e propria “mina vagante”, imprevedibile e camaleontica, per niente facile da affrontare: così si può raggiungere in tempi più brevi la parte sinistra della classifica, magari con qualche altro sfizio come quello di ieri sera. Domenica c’è la trasferta di Udine, non semplice: si spera in una conferma. Passo e chiudo!

Marco Liguori

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