Il nuovo Genoa di Ballardini ha già rotto uno dei mantra, forse il più basilare, dell’idea tattica rossoblù proposta da Ivan Juric. Addio alla difesa a tre di gasperiniana memoria, dunque, visto che il mister ravennate avrebbe tutta l’intenzione di utilizzare una retroguardia a quattro a partire proprio dalla trasferta domenicale allo Scida di Crotone. Contro i pitagorici allenati da Davide Nicola, si legge stamani sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, ecco che il modulo con cui il Grifone scenderà in campo potrebbe dunque essere un 4-3-1-2.
Le sedute intense d’allenamento e i fitti colloqui coi giocatori avrebbero indotto Ballardini ad allungare la coperta: tale soluzione vedrebbe allora due coppie di terzini (Izzo/Rosi e destra e Biraschi/Laxalt a sinistra) che agiranno a protezione del duo centrale, in lizza per il quale sono in quattro per due maglie (in pole Rossettini e Zukanovic, Spolli e Gentiletti per ora riserve). La prima rottura dello schema preesistente verrà accompagnata poi da un’altra importante novità: l’utilizzo del trequartista, di un “10” capace di svariare tra le linee. Qui la prima scelta parrebbe esser Goran Pandev, che in occasione della pausa per gli impegni delle nazionali è andato in gol con la sua Macedonia contro la Norvegia. Risolte dunque le scaramucce tra l’ex Inter e Ballardini, che nella comune militanza alla Lazio avevano vissuto una problematica situazione relativa al contratto del giocatore.
Ora che tornerà anche Omeonga dall’impegno col Belgio U21, il centrocampo è al completo e i ballottaggi vedrebbero Bertolacci in vantaggio proprio sull’ex Avellino. Pure in attacco i dubbi paiono risolti: Centurion, rigenerato da Ballardini, potrebbe partire dalla panchina salvo poi esser impiegato a gara in corso per scardinare la difesa calabrese. Il solito duello tra Lapadula e Galabinov dovrebbe infine esser vinto nuovamente dall’italo-peruviano. Ecco dunque il probabile 11 di partenza del Genoa: Perin; Izzo, Rossettini, Zukanovic, Laxalt; Bertolacci, Veloso, Rigoni; Pandev; Taarabt, Lapadula.
