Un tacco di classe: coraggio Genoa, procediamo!

Il Grifo deve recuperare la sua compattezza, la sua costruita formazione dal punto di vista tecnico


Ivan Juric (Foto Paolo Rattini/Getty Images)
Ivan Juric (Foto Paolo Rattini/Getty Images)
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D’accordo, non bisogna drammatizzare. Per carità. Tuttavia qualche riflessione (non accuse), dopo la batosta col Sassuolo, varrebbe la pena di farla, visto che tutti noi cerchiamo di capire (e ripetiamo, non di accusare qualcuno) come mai si sia arrivati a questa situazione.

Dopo il bel pareggio di Firenze, sembrava che tutta la paura fosse passata; che i nuovi arrivi avessero risolto tutti i problemi; che Juric avesse recuperato fiducia e stima nelle sue capacità («Ora penserò più a me stesso»). Tutti pronti, insomma, a vivere una partita che doveva rappresentare un “ritorno alla normalità” dopo tante grane di ogni tipo, tecniche e psicologiche. Invece, chi troviamo in campo contro il Sassuolo? Troviamo una squadra ancora sfilacciata, senza mordente, con i soliti problemi di concentrazione (vedi l’ennesimo gol subito sulla ennesima palla inattiva).

Insomma, nessun miglioramento, tranne qualche momento rispetto al passato.

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