Un tacco di classe: coraggio Genoa, procediamo!

Il Grifo deve recuperare la sua compattezza, la sua costruita formazione dal punto di vista tecnico


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[tps_title]Sono sufficienti 11 punti dalla zona pericolo?[/tps_title]

Veloso anticipa Padoin (Foto Gettyimages)
Veloso anticipa Padoin (Foto Gettyimages)

E allora ecco che qualche domanda viene spontaneo porsi: come andrà a finire questa avventura? Siamo proprio sicuri che gli 11 punti di distacco dalla terzultima (stanno scendendo, attenzione…) garantiscono ancora una certa sicurezza? Non dovrebbe essere questo l’obiettivo del Grifo: sperare soltanto nelle disgrazie altrui.

Il Grifo deve recuperare la sua compattezza, la sua costruita formazione dal punto di vista tecnico. Juric si dice ottimista; pare abbia visto (ma solo lui) certi miglioramenti.

Sarà; certo è che oggi c’è una certa fretta e la costruzione della squadra dovrebbe accelerare i tempi. Bisogna ricomporre, sul piano della coesione, la difesa che nel girone di andata era una delle migliori del campionato; bisogna capire come strutturare il centrocampo. Basterà il ritorno di Veloso, dopo un lungo infortunio? E chi al suo fianco? Gli acquisti sono giusti per integrarsi con Veloso? Perché il centrocampo il “cuore pulsante” di una formazione. Veloso-Rincon erano una coppia perfetta, purtroppo è andato tutto male. E qui va dato atto a Juric l’alibi di essersi trovato senza sostituti, anche perché, senza Rincon e con malato Veloso, malato Rigoni e malato Perin fu davvero un momento devastante. Questa è certamente una delle cause del calo della squadra. Ora con questi arrivi che Juric ha accettato bisogna rifare il tutto, e ripetiamo, purtroppo a questo punto non c’è molto tempo a disposizione.

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