(S)Visti da Lontano – Il Genoa deve conquistare 11 punti per una salvezza tranquilla

Il cammino del Grifone è molto difficile perché Juric dovrà vincere almeno un paio di partite: oggi non è assolutamente chiaro, salvo miracoli, capire contro chi è possibile vincere


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Il Genoa è così in crisi che è financo inutile continuare a proporre statistiche, approfondimenti e analisi. La sintesi è talmente chiara da essere impegnativa per tutti.

Il Genoa deve fare 11 punti nelle prossime 15 partite, sperando che il Palermo non riesca a farne 22.

E 11 punti è un minimo inderogabile, perché Signori parliamo del Genoa, un ambiente capace di psicodrammi, “tafazzismi” e suicidi collettivi.

Il cammino del Genoa è molto difficile perché Juric dovrà vincere almeno un paio di partite e oggi non è assolutamente chiaro, salvo miracoli, capire contro chi è possibile vincere.

Il tecnico croato peraltro è stato da molti dileggiato per le dichiarazioni sul “bel Genoa a tratti” post Sassuolo. Ma il buon Ivan invero ha solo cercato di tutelare la squadra e infondere un po’ di coraggio ai propri calciatori, e anche a se stesso, conscio che venerdì sera a Napoli sarà un’altra via crucis. A meno di insperati miracoli e regali.

Juric e Preziosi sanno anche che le vere partite da non sbagliare saranno quelle successive: Pescara, Bologna ed Empoli.

Ma già in caso di sconfitta a Pescara (o di rovinosa caduta a Napoli) Preziosi sarebbe obbligato a richiamare Ballardini, unico uomo in grado di ricompattare l’ambiente e trovare le giuste soluzioni tattiche per cercare una disperata vittoria contro il Bologna.

Una chiusura sulle scelte di mercato. Gasperini negli anni precedenti aveva bocciato più o meno senza appello i vari Lazovic, Pandev, Gakpè, Cissoko, Nitcham, Fiammozzi, Pinilla etc.. subendo per questo anche pesanti critiche. Aver deciso di puntare ancora su questi calciatori, pensando che Gasperson si sbagliasse, è stato un peccato di presunzione mortale. Dura lex sed lex! Che Preziosi ne faccia tesoro per il futuro.

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