Tra De André e Savoretti, le note rossoblù al Museo

E' cominciata la mostra legata alla canzone genoana, visitabile fino al 7 gennaio al Genoa Museum del Porto Antico

Foto organizzatori mostra (da sinistra): Piero Campodonico, Giorgio Guerello, Giovanni Villani, Laura Monferdini (Foto Pianetagenoa1893.net)

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Non poteva che cominciare sulle note di Fabrizio De André la mostra che potrete trovare fino al 7 gennaio al Museo del Genoa. L’abbinamento tra il Grifone e la musica, tra il mondo rossoblù e quello delle note, com’è anche evincibile dal titolo “Semmo do Zena, tutta un’altra musica”, condurrà anche al doveroso ricordo di cantanti e cantautori dallo spiccato tifo genoano (il già citato Faber, ma anche Francesco Baccini). Da “Semmo do Zena” di Mario Cappello, nel 1931, fino ai giorni nostri sull’onda del rock dei Kasabian e di Jack Savoretti: una mostra interamente devota alla canzone sul Grifone che non tradirà le attese del pubblico e anzi, consentirà anche di ammirare spartiti e testi storici. Oltre ai cori da stadio, naturalmente, quelli che nelle varie epoche hanno legato indissolubilmente le loro tonalità a questa o quell’epoca in cui il Luigi Ferraris le cantò. L’intera iniziativa è stata realizzata col contributo della Fondazione Genoa, mentre ieri è stata suonata la chitarra di De André e lo stesso verrà fatto con quella di Savoretti prossimamente. A riportare questa notizia, Il Giornale del Piemonte e della Liguria e La Repubblica – Genova.

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