Oggi Petar Brlek è al Lugano, ma lo scorso anno passò al Genoa dal Wisla Cracovia per un affare di calciomercato che pareva definito e concluso. A riaprire le carte, si legge sull’edizione odierna di Tuttosport, è stata però la recente e pesantissima accusa da parte del club polacco, che ha denunciato il Grifone al Tribunale di Genova per aver pagato il cartellino del 24enne centrocampista croato con assegni scoperti. Un’accusa che da Pegli hanno immediatamente respinto, ribadendo come gli assegni fossero stati consegnati a garanzia per una cifra di circa 800mila euro versata oltre i limiti. Normale, ha continuato la società rossoblù, che non siano ancora saldati.
Del resto per quest’anno il Grifone ha ottenuto la licenza UEFA per la stagione in corso, dunque eventuali intoppi sarebbero andati a cozzare contro il nulla osta della massima autorità calcistica europea. Evitato dunque un discorso simile alla primavera 2015, quando alcuni debiti nei confronti di società estere evitarono la concessione della licenza al Genoa di Gasperini, che in quel frangente conquistò sul campo il sesto posto in classifica. In ogni caso, sebbene col Wisla si tratti di un errore di comunicazione, la procedura prevede anche una rogatoria internazionale e dunque la denuncia è arrivata al Tribunale di Genova.