(S)Visti da lontano – Genoa-Atalanta promette scintille

In un Ferraris pieno si aspetta il condottiero del passato per dimostrargli che il Grifone dell’era Preziosi è finalmente dimenticato e ora c’è quello che proprio Gasperini ha sempre chiesto alla precedente gestione: chiarezza

Federico Santini Genoa Preziosi

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Il Genoa pareggia anche a Empoli e chiude “il mini girone delle quattro partite alla portata” imbattuto e con otto punti in più, arrivati dopo altri 6 conquistati nei quattro precedenti difficili turni.

La squadra di Gilardino, è vero, non ha giocato la propria miglior partita, anche se nel finale poteva vincere. Forse qualcuno tra i tifosi inizia a imborghesirsi, al punto da massacrare De Winter e considerare Retegui un peso morto.

Posizioni incomprensibili, visto che tutti, meno di due mesi, avrebbero firmato con il sangue per pareggiare al Castellani.

Ora sotto con l’Atalanta del grande ex Gasperini, che è quarto in classifica e per cui i complimenti si sprecano. Quanti rimpianti. Chissà se Gasperson fosse arrivato ai tempi dei 777. Il Genoa oggi sarebbe stabilmente in Europa al posto degli Orobici?

Ai posteri l’ardua sentenza: sarà Gilardino il mister a riportare il Popolo Rossoblù a viaggiare fuori dai confini nazionali un domani? Sarebbe bello.

Per ora la sfida contro la Dea rappresenta solo una delle cosi dette prove di maturità che attende il Grifone.

Il Genoa finora ha giocato meglio contro squadre che giocano, tipicamente “le Big” e peggio contro squadre che si chiudono e tirano a bloccare il gioco avversario.

Genoa-Atalanta promette quindi scintille. In un Ferraris pieno i genoani aspettano il suo condottiero per dimostrargli che il Genoa dell’era Preziosi è finalmente dimenticato e ora c’è quello che proprio Gasperini ha sempre chiesto alla precedente gestione: chiarezza.

Comunque vada sarà un momento di festa, solo peccato che l’affluenza dei tifosi della Dea è stata limitata e il settore ospiti non sarà pieno come sarebbe stato.

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