Jacopo Sbravati è stato intervistato da “La Giovane Italia” poco prima del fischio d’inizio del derby. «Genoa cooperativa del gol? Abbiamo il miglior attacco del torneo, ma non abbiamo un marcatore con tante reti. Siamo riusciti a mandare in gol 13 calciatori, è una nostra soddisfazione. Dagli attaccanti ci aspettiamo di più, ma dall’altra parte significa che tanti ragazzi sono messi in condizione di calciare. Alcune volte siamo stati premiati dalla buona sorte che ha accompagnato le nostre prestazioni. Mandirola? Nella scuola calcio del Genoa ha iniziato da centrocampista, poi lo abbiamo messo sulla fascia, come terzino, perché ha fisico e un motore interessante: ha lacune difensive, lo sappiamo, e ci auguriamo che possa fare un passo in avanti nella crescita» spiega il tecnico rossoblù Under 15.
L’inedito è l’intervista congiunta ai due allenatori effettuata in campo da Paolo Ghisoni, fondatore de “La Giovane Italia”, a pochi minuti dal calcio d’inizio: «Vi ringrazio per questo “siparietto” pre-partita e confermo il buon rapporto con mister Nicolò Buono – spiega Sbravati – all’andata siamo restati mezz’ora a parlare della partita una volta conclusa: non siamo allenatori che fuggono se hanno perso. Quando giocava, era lui quello forte (ride, ndr): infatti, aveva il numero 2 mentre io ero il 17, 18 o il 19 della squadra».
«Il derby azzera tutti i numeri perché esiste il fattore emotivo, capire il momento della partita ed eventualmente reagire. Non è vero che chi ha più punti parte favorito, non è mai stato così nei derby giovanili di Genova, soprattutto negli ultimi due anni. Affronteremo la partita con grande umiltà perché la Sampdoria ha preparato bene le partite contro Parma e Bologna» chiosa mister Sbravati che schiera il Genoa con il 4-2-3-1, così come la squadra blucerchiata.
