La Procura Federale ha aperto un’inchiesta sull’elezione di Gaetano Micciché alla presidenza della Lega di Serie A. Come riporta businessinsider.com i punti dolenti della richiesta riguardano la non indipendenza dello stesso Micciché (amministratore delegato di RCS di Urbano Cairo), uno statuto non approvato dalla Figc e uno scrutinio palese anziché segreto (voluto fortemente da Malagò, uomo CONI).
Ai sensi dello statuto in vigore dal 7 novembre 2017 Micciché era incandidabile in quanto presidente e amministratore delegato. Per superare l’impasse furono modificate le maggioranze qualificate dello statuto (articolo 9.6.c e 9.6.d), in questo modo: “Con riferimento alla sola figura del presidente, l’assemblea, con voto unanime, può eleggere un presidente che, in virtù di incarichi di rappresentanza e/o amministrazione ricoperti in un’istituzione privata di rilevanza nazionale abbia rapporti con le società associate, e/o con gli azionisti di riferimento e le controllate delle società associate, e/o con il gruppo di appartenenza delle società associate, e/o con altra lega professionistica“. Una disposizione ad personam che elimina il conflitto d’intersse e la causa d’ineleggibilità attraverso il voto unanime.