La vittoria sul Lecce ha infuso coraggio al Genoa: la lotta per la salvezza si può estendere all’Udinese

Anche il Brescia, vittorioso sulla Spal, potrebbe rientrarvi se facesse risultato con i salentini. Il Grifone però dovrà tenere calma e sangue freddo nella prossime gare a cominciare dal derby

Sirianni Preziosi
Vittorio Sirianni

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Il risultato! Solo quello serviva al vecchio Genoa: ed è arrivato. E’ vero che ci voleva proprio “l’Angelo…Gabriel” a dare una mano ai rossoblù. Ma questo è il calcio e soprattutto un calcio completamente falsato come quello che si sta giocando da qualche mese.

Il Genoa ha vinto, ha ora 4 punti in più del Lecce, ha segnato due gol, si accinge a vivere altre quattro avventure sperando sempre in qualche “Angelo” di passaggio. Perché questo è il destino del Grifo, quest’anno (e come del resto lo è è stato anche nei quattro anni precedenti).

E per questo che non vale la pena di cercare di capire perché si giochi così male e perché, soprattutto, dopo la “ripartenza” la squadra si sia afflosciata e abbia perso quell’energia che la contraddistingueva prima dell’epidemia di Coronavirus.

La nostra opinione l’abbiamo già espressa e la sottolineiamo ancora: il Genoa ha subito più di altre squadre la tragedia sanitaria, i suoi giocatori sono stati colti (e forse non se ne sono accorti) da una forma di “depressione” che li ha portati a non essere più ai livelli di prima. Perché se dovessimo fare critiche a seguito delle partite “post-Covid”, le faremmo solo in chiave psicologica, psico-fisica, non certo in chiave tecnica. Tecnicamente, infatti, la squadra è modesta, ha notevoli limiti e poi, diciamo la verità, cominciamo a sospettare anche del buon lavoro di Nicola, che era ottimo prima, ma è diventato confusionario dopo.

Morale: lasciamo stare critiche, attacchi tecnico-tattici, pensiamo ad un solo obiettivo: il risultato. Quello con il Lecce è stato fondamentale, decisivo per poter continuare a sperare. Ora però viene il bello, meglio il brutto, il “molto brutto”. Quattro partite terribili per ragioni diverse, a cominciare dopodomani dal derby. E’ chiaro che se dovessimo fare previsioni sulla base del gioco, diremmo che il Grifone non sarebbe in grado di fare molti punti. Ma si sa, il calcio è fenomeno “para-normale” così come lo è il Genoa.

Ed è per questo che, secondo noi, bisognerebbe un poco più ottimisti, o meglio non pessimisti. Dopo una vittoria simile (arrivata con l’aiuto del cielo) dovrebbe dare più fiducia, più coraggio e non continuare a sentire critiche e lamentele, come abbiamo ascoltato dalle mille telefonate televisive, alcune ridicole e insensate, tornando sempre al presidente, al passato, al Venezia, ecc…ecc…Invece di credere che ci possa essere un rilancio, magari fortunato, facendo raggiungere quei 38 punti che sembrano il traguardo della salvezza.

Anche perché, non crediate che la battaglia sia solo fra Genoa e Lecce: dal calendario si evince che altre squadre potrebbero essere coinvolte a cominciare dall’Udinese, allo stesso Brescia (che mercoledì incontrerà proprio i salentini), per cui il Genoa dovrà solo cercare di ritrovare quell’equilibrio psico-fisico, e quella forza psicologica che sono le sole a cui attingere per arrivare alla salvezza.

Ormai della squadra, dei suoi giocatori, del suo tecnico sappiamo tutto dal punto di vista dei valori: bisogna giocare solo la carta del recupero psicologico, in pratica del recupero motivazionale, un vero e proprio scatto mentale. E ciò spetta soltanto ai giocatori e al tecnico. Dopodiché, vedrete, che qualche altro Angelo…scenderà dal cielo…

Vittorio Sirianni

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