La Corte d’Appello FIGC sospende il giudizio su Portanova. Il giocatore: «Ho speranza»

La Procura Nazionale dello Sport ha chiesto la radiazione o, in subordine, cinque anni di squalifica

Portanova
Manolo Portanova (foto tratta dalla sua pagina Instagram)

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Prima il processo in sede penale su Manolo Portanova, poi l’iter sportivo. Stamane la Corte Federale d’Appello della FIGC ha stabilito con sentenza la sospensione del giudizio sportivo «sino alla formazione del giudicato in sede penale». Con tale provvedimento, il calciatore della Reggiana, in prestito dal Genoa, condannato in primo grado a 6 anni di carcere per violenza sessuale di gruppo, può continuare a giocare. La Corte d’Appello federale è stata investita della questione dopo il rinvio effettuato lo scorso 19 gennaio dal Collegio di Garanzia presso il Coni: quest’ultimo aveva respinto il reclamo proposto dal Procuratore Nazionale dello Sport Ugo Taucer (che chiedeva la radiazione o in subordine cinque anni di squalifica) rinviando la causa alla medesima Corte d’Appello FIGC in diversa composizione.

«Oggi per la prima volta dopo tre anni non mi sono sentito solo, oggi per la prima volta si è riaccesa in me una piccola luce chiamata speranza; speranza nelle istituzioni, negli organi di giudizio e soprattutto speranza negli uomini perché nonostante il male che ho ricevuto e che sto continuando a ricevere io continuo a credere nel bene. Oggi per la prima volta dopo tre anni sono stato giudicato da delle persone che consapevolmente leggendo le carte non hanno potuto fare altro che assolvermi. So che questa non è la vittoria della guerra ma combatterò con tutte le mie forze e con ancor più speranza ottenuta dopo il risultato di oggi. NON MI ARRENDO» scrive Manolo Portanova, sui propri canali social.

Così Daniele Portanova, padre di Manolo: «Da tre anni viviamo incomprensibilmente una situazione che non ci appartiene, nessuno e dico nessuno fino a questo momento ha mai deciso di leggere e di comprendere quello che c’è scritto dentro i fascicoli raccolti e depositati, gli stessi fascicoli che hanno visto il primo grado di giudizio del procedimento penale dare un opinione senza tenerne conto, prove SCHIACCIANTI che non lasciano alcun alibi o dubbio.. Da padre ho dovuto trovare la forza di spiegare a mio figlio che nonostante tutto chi è dalla parte del giusto e soprattutto con la coscienza pulita non deve temere nessuno e così oggi è stato. Anche se non è di loro competenza la giustizia sportiva oggi ha assolto Manolo leggendo gli atti. Un piccolo passo, un mattone ben saldato per costruire un qualcosa di grande che solo tu figlio mio sai. Certo e convinto che non sarà l’unico, posso solo ricordati quanto sei forte dentro e soprattutto fuori».

I tempi della giustizia penale non dovrebbero essere brevi poiché è ancora in corso la fase dibattimentale per uno degli altri soggetti indagati.

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