Accornero, primo gol tra i professionisti: e Portanova segna una doppietta

I ragazzi di proprietà del Genoa tra i protagonisti alla loro prima ufficiale

Accornero Pescara
Il dribbling di Federico Accornero (foto di Pescara Calcio)

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L’ha piegata e se l’è fatta portare a casa, a Genova, prima di saltare sul pullman che non avrebbe fatto rientro a Pescara prima delle tre di notte. E oggi pomeriggio è previsto un nuovo allenamento a Poggio degli Ulivi. Federico Accornero custodirà per sempre la maglia biancazzurra del primo gol da professionista, peraltro realizzato al primo tentativo verso la porta effettuato con il sinistro. Zeman, infastidito dalla sconfitta per 6-2 sorta da doppio vantaggio iniziale, frena gli entusiasmi dei giornalisti presenti in conferenza stampa: «Dite che è stato protagonista solo perché ha segnato ma quello è un gol trovato e non costruito. Vorrei che si costruisca e si giochi di più, attaccando gli spazi vuoti». Una stoccata inferta con il tono del maestro severo e un consiglio che tintinna come una moneta volutamente lasciata cadere dal tavolo: sta ad Accornero raccoglierla e trasformarla in capitale.

I metodi zemaniani non sono cambiati, neppure dopo 1101 panchine in 40 anni di calcio: la voce è riflessiva, benché carteggiata dalle sigarette, ma i concetti viaggiano come proiettili. Se la sua squadra perde «i riferimenti», non può chiudere le triangolazioni e nessuno va in porta. Il Pescara ci è riuscito per una mezz’ora e, infatti, ha innescato Accornero quel paio di volte che gli sono bastate per segnare e far segnare. Gol e assist. Poi la meccanica del gioco del Delfino s’inceppa e un rigore causato dall’ala genovese, una piccola distrazione nella propria area che probabilmente gli condiziona il resto della partita, sveglia la Reggiana che si ricorda di essere squadra di categoria superiore e lo fa valere con i propri migliori effettivi.

Tre gol in tre minuti, con Portanova a segno di testa. Il tecnico boemo resta seduto e non si alza neppure per un secondo. Il Pescara esce mentalmente dal campo e il noioso monologo della Regia prende la stellina al centro del palcoscenico: Manolo, che fa doppietta alla prima ufficiale raccogliendo un’ovazione a Fiorenzuola, possiede determinate qualità per diventare un leader della squadra granata e uno dei calciatori della Serie B con maggiore prospettiva di crescita. Mister Nesta deve lavorare anche su Marcandalli, difensore lungo di gambe che per reggere la Serie B e giocare con continuità ha bisogno di maggiore cattiveria agonistica con e senza la palla. L’importante è crescere e non perdere la voglia di imparare, come stanno dimostrando Accornero, Portanova e Marcandalli: tre giovani ragazzi di proprietà del Genoa.

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