GRIFO D’ATTACCO – Il capolavoro è di Ballardini

Confermare il mister faciliterebbe la prossima stagione ma non c'è rapporto con Preziosi

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Il giornalista Beppe Nuti, voce e volto storico delle emittenti radio-tv genovesi

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Il Genoa di Ballardini conclude positivamente il campionato con una vittoria alla Sardegna Arena: 1-0, decide Eldor Shomurodov. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 221ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Come valuta la prova finale del Genoa a Cagliari? «Innanzitutto spero che non sia stata l’ultima esibizione di Pandev, arrabbiato per la sostituzione verso l’ora di gioco: Goran è ancora una risorsa per questi colori. La partita aveva poco da dire ma il Grifone ha avuto il merito di raggiungere quota 42 punti, che avevo ampiamente pronosticato, come non accadeva dal 2016. Essere primi nella parte destra della classifica è un risultato insperato se si ha memoria dei primi tre mesi di stagione particolarmente sfortunati e deficitari. Il capolavoro è di Davide Ballardini che ha battuto quasi tutte le dirette concorrenti con un calcio pragmatico, che non piace ai salottisti snob, e restituito al calcio due interpreti di livello internazionale come Strootman e Zappacosta».

Ballardini al passo d’addio? «Siamo di fronte alla nuova pantomima di Preziosi, ieri assente a Cagliari per un viaggio di lavoro. Il presidente dovrebbe fare un monumento a questo allenatore che ha rilanciato una squadra penultima con sette punti a Natale e ora chiude undicesima, conquistando peraltro 5,5 milioni di euro per il piazzamento finale. A seguito della quarta salvezza, seconda soltanto a quella del 2011, Ballardini è ancora più amato dal Popolo genoano che lo riconosce come un porto sicuro dove attraccare: i rapporti con Preziosi sono logori, forse assenti. Il presidente non l’ha nemmeno ringraziato in pubblico. Confermare il mister faciliterebbe l’anno prossimo».

Focus su Shomurodov e sul debuttante Yayah Kallon. «Lo dico sottovoce: Eldor è un potenziale campione. Il gol a Cragno è di qualità e d’intelligenza poiché lanciato a tutta a rete aveva solo due possibilità: dribblare il portiere o scavalcarlo colpendo delicatamente la palla dal sotto. La seconda opzione ha portato i tre punti. Kallon, invece, è un prospetto molto interessante, l’ennesimo talento che esce dal settore giovanile diretto con sapienza da Michelse Sbravati e dal suo staff. Yayah, il cui debutto così convincente mi ha ricordato quello di Pietro Pellegri (da titolare) a Roma, ha fame di calcio: i suoi occhi parlano chiaro».

Il calciomercato andrà generalmente a rilento per la presenza degli Europei? «Come avevamo già detto, il Genoa non può permettersi di perdere tempo perché la squadra è da rifondare con innesti mirati in ogni reparto viste le tantissime situazioni di prestito. Dubito che il Grifone riuscirà a migliorare sebbene una città prestigiosa e carica di storia come Genova imponga il costante miglioramento, come accade a Reggio Emilia e a Bergamo. Dove vuole arrivare il Genoa l’anno prossimo? Con quale ambizione si presenterà ai nastri di partenza della Serie A?».

Alessandro Legnazzi e Beppe Nuti

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