Battuta d’arresto per il Genoa che contro l’Inter, squadra costruita per vincere il campionato, cade 2-0 in casa. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 185ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.
Come analizza i novanta minuti di ieri sera? «Nel primo tempo il Genoa era ben organizzato, a tal punto da annullare il palleggio dell’Inter, sterile e orizzontale: infatti, Perin non ha compiuto una parata. Nella ripresa, poi, mister Maran ha alzato il baricentro rossoblù e ha perso la partita, ma di più non poteva fare. A quei giocatori che hanno da poco sconfitto il Covid-19 va dato il tempo di ritornare in forma: solamente a organico a regime sarà possibile trarre i primi giudizi».
Che cosa la preoccupa di più del Grifone? «L’assenza di un attaccante vero che possa realizzare una decina di gol nel girone d’andata: è un vecchio problema. Pandev ha degli evidenti limiti d’età e non può risolvere ogni partita; Shomurodov, poi, è un punto interrogativo ma pure lui va aspettato poiché non sa nemmeno parlare in inglese. Pjaca deve crescere, contro l’Inter ha avuto la più grande palla gol del match ma Ranocchia è stato bravissimo a leggere il suo dribbling con l’esterno: l’avesse saltato con il “tunnel” avrebbe avuto spazio per calciare verso Handanovic».
Positiva, invece, la prova della tanto vituperata difesa a tre. «Goldaniga è stato il migliore in campo: l’ho trovato pressoché perfetto contro un attaccante di spessore come Lautaro Martinez. Mi sono piaciuti anche Bani e Zapata, entrambi hanno tamponato la fisicità di Lukaku che, fino al momento del gol, era un fantasma. Nota di merito a Rovella: un talento del nostro vivaio. Sul modulo, infine, credo che il Genoa abbia gli uomini per giocare con una linea a quattro ma Maran non ci penserà finché il Grifo sarà convalescente».
Tra una settimana c’è Sampdoria-Genoa. «Senza pubblico è un derby asettico, privo della consueta trepidante attesa settimanale e senza l’adrenalina del tifo. Capitando alla sesta giornata di campionato, non sarà decisivo per nessuno. I blucerchiati, però, sono favoriti: sono in fiducia, hanno battuto due grandi squadre del campionato costruendo così la loro classifica. Il Genoa avrà un giorno in meno per preparare la partita poiché giocherà di mercoledì nella sempre meno affascinante Coppa Italia».
Alessandro Legnazzi | Beppe Nuti
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