GRIFO D’ATTACCO – Genoa, pari da applausi a Verona

Cuore, generosità e grinta: così Maran ha fatto risultato su un campo difficile

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Il giornalista Beppe Nuti, voce e volto storico delle emittenti radio-tv genovesi

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Il Genoa torna in campo dopo ventitré giorni di burrasca e conquista un pareggio di grande valore a Verona. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 184ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Come giudica lo 0-0 del Bentegodi? «Il Genoa ha fatto la partita che doveva fare: solo gli incoscienti si aspettavano un atteggiamento diverso da quello optato, invece, da mister Maran. Cuore, generosità e grinta. É un punto d’oro, ottenuto in condizioni a dir poco estreme contro un avversario difficile. Il Genoa è stato rivoluzionato dal Covid-19, una subdola malattia che lascia strascichi fisici e psicologici: i calciatori sono ragazzi che vivono le nostre stesse paure».

Un’analisi sui singoli. «Mi sono piaciuti Perin, che a parte la solita “gigioneggiata” iniziale ha compiuto dei buoni interventi, ma anche Zapata e Rovella. Il colombiano ha torreggiato su Favilli e Kalinic mentre il ragazzino ha dimostrato personalità volendo battere la punizione dal limite: tra l’altro, ha avuto anche una palla gol con un colpo al volo, la più grande della partita assieme al colpo mancato da Pandev, sul suo piede più debole. Una nota di merito, infine, a Radovanovic: è il calciatore con minor allenamenti nelle gambe ad aver giocato tutta la partita».

Quanto tempo impiegherà il Genoa per ritornare alla normalità? «Secondo me un mese, dunque mi aspetto di rivedere il vero Grifo dopo la sosta di novembre. Questo virus è una spada di Damocle: ogni club e ogni calciatore vive in un limbo che non permette di programmare a lungo raggio. Bisogna fare i complimenti alla società e ai medici rossoblù per come hanno gestito il momento peggiore: adesso, però, serve l’aiuto della Lega di Serie A che deve eliminare l’assurdità del “bonus”, già sfruttato dal Genoa, e allargare le rose a trenta effettivi».

Cosa si aspetta di vedere contro l’Inter? «Diventerà primario recuperare le energie e, ove possibile, anche qualche giocatore momentaneamente positivo. L’Inter sarà reduce da un derby perso e da una partita di Champions League tutt’altro che semplice: la squadra di Conte è la attrezzata per lo scudetto ma, a differenza dell’anno scorso, concede. Il pari di Verona è da applausi, l’eventuale risultato contro l’Inter sarà da ovazione».

Alessandro Legnazzi | Beppe Nuti

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