FABRIZIO PREZIOSI: «Non illuderemo mai i tifosi ma i primi a sognare siamo a noi»

Intervista di Radio 19 al direttore generale del Genoa Fabrizio Preziosi


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Intervista fiume del direttore generale del Genoa Fabrizio Preziosi sulle frequenze di Radio 19.

Tantissimi gli argomenti toccati, diversi gli spunti che hanno permesso ai tifosi di conoscere di più il lato umano del giovane dirigente rossoblù.

«In Italia si parla spesso quando i giochi sono ormai fatti – ha commentato riferendosi alla rinuncia di Genova ad ospitare gare degli Europei 2016 – Sarebbe stato doveroso muoversi per tempo ma, se l’Italia non avrà gli Europei, la colpa non sarà certo da attribuire a Genova. Non siamo mai stati ad un centimetro dalla costruzione di un nuovo stadio né vicini a firmare un accordo di questo genere».

Sempre stuzzicante il tema del mercato, con la finestra di gennaio ormai alle porte.

«Dentinho è uno dei giovani più interessanti ma non lo abbiamo mai trattato perché, prima di tesserare un extracomunitario, bisogna essere molto convinti – ha sottolineato – Gabriel Milito non verrà. Ne avevamo parlato qualche tempo fa ma vediamo che stenta a recuperare da qualche problema fisico. Menegazzo? Lo seguiamo da questa estate ma non abbiamo incontrato né la società né i suoi agenti. Al momento, quindi, non c’è nulla di più di un interessamento. Miguel Veloso lo abbiamo visionato in questi anni e piace tantissimo. Ha una quotazione molto alta e il giorno che vorremo fare una pazzia lo terremo in considerazione. Ad oggi non c’è niente ma è un giocatore di primissimo livello. Ninis è un giovane che ci hanno proposto. E’ giovane e di grande prospettiva: lo stiamo seguendo».

Domenica, intanto, riprende il campionato, e sulla strada del Grifone sarà di scena in Toscana contro il Livorno di Serse Cosmi».

«Livorno è sempre stato un campo difficile – ha sottolineato – Visto che abbiamo interrotto tanti record negativi, speriamo di ripeterci domenica. Non dobbiamo avere né paura né timore di nessuno. Il Livorno, con il nuovo allenatore, ha un mordente diverso e dovremo essere bravi a ribattere colpo su colpo».

Un Genoa funestato dagli infortuni. L’ultimo, in ordine di tempo, ha colpito il greco Sokratis.

«Ha subito una ginocchiata sul costato e evidente gonfiore sulla zona laterale del busto – ha detto Preziosi – Non sembra nelle migliori condizioni per giocare col Livorno. Moretti è stato fermo per un attacco febbrile mentre Juric contiamo di recuperarlo per il derby. Difficile trovare un giocatore che interpreti il suo ruolo con un agonismo interiore come il suo. Quando manca ne senti l’assenza e sarebbe importante recuperarlo per il derby».

Si inizierà, poi, a programmare la prossima stagione a partire da chi è in scadenza di contratto, ovvero Juric, Biava e Scarpi: «A gennaio ci incontreremo per vedere se ci saranno i presupposti per proseguire il nostro rapporto».

I genoani, intanto, pensano in grande e vorrebbero vedere il Genoa sempre più in alto.

«Da quando siamo arrivati qua non ci siamo mai permessi di illudere nessuno – ha precisato – Chi lavora in questa società è il primo a sognare: parlare oggi di stella, però, è come parlare del nulla. Sarà sempre molto difficile scontrarci con i soliti noti per le mille disparità esistenti. Dalla nuova stagione, però, ci sarà una diversa distribuzione dei ricavi e questo faciliterà soprattutto le fasce medie, altrimenti il divario sarebbe difficilmente colmabile».

Tra le scoperte di Fabrizio Preziosi spicca quello di Rodrigo Palacio: «E’ un ragazzo d’oro, impossibile non volergli bene. Veniva da un anno difficile a causa della pubalgia ma adesso ha recuperato e sta dimostrando il suo valore. Sono felice innanzitutto per lui».

La crescita del Genoa e dei suoi giocatori è sotto gli occhi di tutti. Lo dimostra il fatto che ben tre rossoblù fanno parte del gruppo azzurro.

«Mimmo e Sasà sono alle prime convocazioni, Palladino avrebbe potuto essere chiamato già lo scorso giugno ma le condizioni fisiche del giocatore lo impedirono – ha ricordato – Raffaele ha recuperato in tempo record e sta offrendo prestazioni strabilianti, condite da gol bellissimi come quello contro la Fiorentina. Spero possa continuare su questi livelli e sono convinto che lo farà. Chi vorrei vedere in azzurro assieme a loro? Marco Rossi. Quello che ha fatto lui, assieme a Scarpi, per il Genoa, non lo dimenticheremo mai. Il presente ed il futuro di Marco è in questa squadra e in questa società. E’ un tipo taciturno e piace a tutti: da noi, ai tifosi fino ai compagni di squadra».

Una battuta anche sull’introduzione della tecnologia.

«Altri paesi più evoluti del nostro non hanno la moviola neppure fuori, noi invece la vogliamo inserire anche in campo – ha osservato – Questo indica quanto siamo indietro. Il caso di Francia – Irlanda è indicativo ma dovrebbero essere i giocatori a mostrare maggior fair play».

 

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