Dalla Grecia: il pistolero Piatek, scommessa vinta da Preziosi

L'approfondimento di Gazzetta.gr dedicato al numero 9 rossoblù

Piatek Preziosi
Piatek (Foto Genoa cfc Tanopress)

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Il titolo dedicato da Gazzetta.gr al capocannoniere del calcio italiano Krzysztof Piatek è presto detto: “Πιάτεκ, ο νέος πιστολάς της Serie A”. Il nuovo pistolero del Genoa, autore di un inizio di stagione oltre ogni prospettiva, riscuote consensi pure in Grecia, dove la stampa sportiva ateniese elogia le sue prestazioni e pure l’intuizione del presidente rossoblù Enrico Preziosi (in greco Ενρίκο Πρετσιόζι): “Ho visto un video delle sue gare e il giorno dopo ho chiuso l’affare, avevo paura che qualche altra squadra andasse a prenderlo, così l’ho pagato 4,5 milioni. Ma vedrai quale sarà il suo valore tra 1-2 anni…”. Scommessa vinta.

Così Κριστόφ Πιάτεκ της Τζένοα, dal soprannome iconico (nuovo Lewandowski, “νέος Λεβαντόβσκι”) è il gioiello che il calcio italiano s’è trovato in grembo. Per il momento guarda tutti dall’alto, Cristiano Ronaldo compreso, in una classifica marcatori certamente inattesa ma già resa meno impensabile dalle quattro reti rifilate al Lecce in Coppa Italia. Un poker che l’edizione ellenica di Gazzetta minimizza sostenendo l’evidente gap tecnico coi salentini di Liverani, ma elogiando allo stesso tempo le doti che hanno regalato a Ballardini – Ντάβιντε Μπαλαρντίνι – un attaccante vero.

Altra pasta rispetto a Gianluca Lapadula, che per segnare gli stessi gol del polacco in 6 partite impiegò 28 turni. In compenso Krzyztof Piatek è un attaccante completo: letale di destro (da cui sono partite 5 delle 6 reti totali), forte sotto il profilo fisico nonostante non sia altissimo (183 cm), soprattutto giovane (classe ’95) e con margini di miglioramento ampissimi. Il paragone con Lewandowski è scontato, ma non per il diretto interessato – “Lui gioca nel Bayern, io nel Genoa” – che ha continuato: “Non ho segreti, sto solo cercando di migliorare, sto dando tutto negli allenamenti. Con l’allenatore siamo d’accordo su quale sia la mia posizione, ora so esattamente cosa fare. E Ballardini, che non può lamentarsi del suo numero 9, ha confermato: “Ho quasi paura di parlare di lui perché potrei esercitare pressione su di lui, ma sembra davvero completo, può diventare un grande giocatore”. Tutta l’Italia se n’è già accorta, e l’Europa l’ha seguita: Bayern Monaco e Barcellona sarebbero già sulle tracce di Piatek.

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