Criscito: «Sono il capitano della squadra per cui tifo, ho sofferto più di tutti»

«Il tifo del Genoa è uno dei più belli al mondo, meritano tante gioie, e mi auguro si faccia un campionato migliore di questo e credo ci voglia poco»

Criscito Benassi
Criscito contro il viola Benassi (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Sicuramente è il giocatore del Genoa che ha sofferto di più per quest’annata travagliata. Mimmo Criscito ha lottato, sbagliato, gioito e si è emozionato per questa salvezza ottenuta all’ultimo secondo. Ai microfoni di Radio Nostalgia capitan Criscito ha espresso tutta le sue emozioni per un traguardo ottenuto con tanti sacrifici. «In panchina ci tenevano informati sul risultato dell’Empoli. Dobbiamo dire che abbiamo fatto poco da gennaio in poi, colpa nostra se abbiamo lottato per la salvezza fino all’ultimo. L’anno prossimo bisogna ripartire in modo diverso, tutti dobbiamo farci tutto un esame di coscienza. Il Genoa merita altri palcoscenici.  Non solo Prandelli, eravamo tutti felici, abbiamo pianto per la gioia. Questo vuol dire che la squadra ci teneva e soffriva con i tifosi. In questi mesi sono invecchiato di tanti anni, mi sono liberato di un peso perché sono il capitano della squadra per cui tifo, e sento la responsabilità per i risultati più degli altri. Siamo un gruppo unito, lo abbiamo dimostrato tutto l’anno, adesso ci godiamo la salvezza. La paura era tanta, anche da parte della Fiorentina, fa parte del calcio e della vita: chi non ha paura? La paura di retrocedere c’era, ma ora sono molto contento.  Il tifo del Genoa è uno dei più belli al mondo, meritano tante gioie, e mi auguri si faccia un campionato migliore di questo e credo ci voglia poco, ora godiamoci le vacanze e ripartiremo a luglio più carichi di prima».

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