Il saluto della Genova rossoblù a Papa Francesco: nel 1956 il “suo” San Lorenzo de Almagro batteva il Genoa

Il club argentino, di cui il Santo Padre è un grande tifoso, battè 1-0 il Grifone al Ferraris


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[tps_title]La partita[/tps_title]

All’«amichevole di lusso» assistettero poche migliaia di spettatori, perché la giornata era tanto luminosa quanto freddissima (temperatura sotto lo zero e gelido vento di tramontana). Nel Genoa non poterono essere schierate le due ali titolari, Attilio «Patinella» Frizzi, in precarie condizioni fisiche, e Riccardo «Carappa» Carapellese, impegnato con la Nazionale Italiana nella preparazione della partita amichevole contro la Francia di tre giorni dopo a Bologna (dove, oltre a fornire l’assist per il definitivo 2-0 a Guido Gratton. avrebbe segnato la prima rete dell’incontro e l’ultima «azzurra» di un genoano, fino a quella di venerdì 6 settembre 2013, che avrebbe deciso al ”Renzo Barbera” di Palermo la partita di qualificazione alla Coppa del Mondo con la Bulgaria, segnata da Alberto «Gila» Gilardino, curiosamente al primo incontro in campo con la Nazionale successivo alla partecipazione di martedì 13 agosto 2013 nella Sala Clementina della Città del Vaticano con compagni ed avversari alludienza di Papa Francesco prima di Italia-Argentina 1-2, giocata lindomani allo Stadio “Olimpico” di Roma), mentre gli ospiti non potevano, tra gli altri, schierare il forte difensore centrale della Nazionale Argentina Federico Pizarro e la giovane e talentuosa mezzala José Francisco Sanfilippo, che nella partita a Coventry aveva rifilato un calcione all’arbitro. Dopo soli tre minuti di gioco, in un contrasto con Luciano Delfino I, il terzino destro degli ospiti, schieratisi con la tradizionale maglia a striscioni rossoazurri, Raul Martina, essendosi andato a scontrare con la rete di recinzione del campo di gioco, si provocò una forte contusione al bacino e dovette essere sostituito da Manuel Castillo. Il Genoa presentò alcune gradite sorprese ai pochi spettatori presenti: in porta venne riproposto Angelo «Nani» Franzosi (a cui dalla seconda giornata di campionato era stato definitivamente preferito da Renzo Magli sr. il più giovane Renato Gandolfi), che giocò un’ottima partita, e come laterale destro di centrocampo si rivide ad oltre tre mesi dall’infortunio patito nel vittorioso incontro casalingo (3-1) con il Milan di domenica 6 novembre 1955 Angelo Pravisano (entrambi i giocatori, nonostante le soddisfacenti prestazioni fornite quel giorno, non sarebbero mai più stati schierati in campionato), mentre al centro dell’attacco si disimpegnò abbastanza bene, considerata la sua non conoscenza dei compagni di squadra e degli schemi da loro applicati, il giocatore – in prova – del Basilea Josef «Seppe» Hugi II.

La Gazzetta del Lunedì del 13 febbraio 1956 (Proprietà Fondazione Genoa)
La Gazzetta del Lunedì del 13 febbraio 1956 (Proprietà Fondazione Genoa)

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