Correva l’anno 1934: la tripletta del giallorosso Guaita condannò il Genoa alla serie B

Il 15 aprile di 83 anni fa il Grifone "targato" Genova 1983 perse 3-0 contro la Roma e retrocesse

Un momento di Roma-Genoa del1934 (Foto Il Littoriale)

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La primavera del 1934 venne caratterizzata da due eventi che finirono per incrociarsi: l’avvicinamento alla Coppa Rimet, che sarebbe stata poi vinta dall’Italia e la prima retrocessione del Genoa (allora Genova 1893, in omaggio all’autarchia linguistica del Fascismo) nella cadetteria. In un ritmo vorticoso di anticipi tra marzo ed aprile si giocarono quattro turni di giovedì e il Genova 1893 si presentò in condizioni praticamente disperate sul campo di Testaccio della Roma, tre giorni dopo aver subito a Marassi una rimonta «tagliagambe» (da 2-0 a 2-2 con pareggio allo scadere di Onesto Silano su calcio di rigore) dal Torino, che era in lotta per la salvezza. Dopo aver retto abbastanza bene nel primo tempo, durante il quale la mezzala sinistra dei giallorossi (a striscioni) Balilla Lombardi aveva preso una pallonata, in ragione della quale era stato spostato dall’allenatore Luigi Barbesino all’ala sinistra con spostamento da quella posizione del campo a quella di centrattacco dell’italo-argentino Enrique «il Corsaro Nero» Guaita e «slittamento» da centravanti a mezzala sinistra del centravanti Ernesto «Settepolmoni» Tomasi, i rossoblù vennero surclassati nella ripresa, quando i giallorossi fecero il «cambio di marcia».

Un momento di Roma-Genoa del1934 (Foto Il Littoriale)
Un momento di Roma-Genoa del1934 (Foto Il Littoriale)

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