Stefano Massa: “Lo striscione più bello dei genoani? Quello esposto a Modena nel 1988”

Il professore lo ricorda nell'ultima puntata della sua intervista per i 50 anni da genoano: "Solo chi soffre impara ad amare: noi soffriamo, ti amiamo e con te torneremo grandi"


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[tps_title]I gol indimenticabili[/tps_title]

Qual è la rete più bella della storia del Genoa?

Quella dell’antillano olandese Marciano Carlos Alberto Vink. dopo aver scartato, partendo da metà campo, quattro avversari in Sampdoria-Genoa 1-1 di domenica 10 aprile 1994.

Quella per cui ha esultato di più?

Quella, datata domenica 16 maggio 1982, del 2-2 a Napoli, che venne segnata da Mario «Marietto» Faccenda, permettendoci di evitare in extremis la retrocessione in Serie B. Ero a casa ed appena giunse dalla radio la notizia feci in scivolata il corridoio sulle ginocchia, facendo saltare la cucitura posteriore dei blue jeans!

Qual è il concetto più bello espresso da un non genoano sul Genoa?

Quella del Commissario Unico della Nazionale Italiana Vittorio Pozzo per il quarantennale del Genoa (all’epoca, in ossequio all’autarchia linguistica del fascismo, Genova 1893): “Genova [1893], società dal passato come altra in Italia mai. Ogni qual volta giungendo nella Superba per un incontro calcistico, infilo la via delineata dal solco del Bisagno, il mio pensiero ricorre agli anni dei primi passi del calcio italiano. I logori marciapiedi che costeggiano gli argini mi ricordano che, continuando ad andare diritto lungo il torrente, si dovrebbe trovare, avanti, molto avanti, un ponticello in legno e sulla destra una casetta con accanto una porta che si apre in un muretto basso, e dietro il muretto a cinquanta metri di nuovo sulla destra un rudere, lo spogliatoio, ed un gran prato delimitato da una corda: il campo che vide plasmarsi, combattere e vincere i primi Campioni d’Italia, Ponte Carrega”.

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