Nicola: «Non abbiamo fatto ancora nulla. Con Criscito rapporto schietto»

«Abbiamo pareggiato contro una grande squadra e un grande allenatore. Quando ti concentri sulle tue abilità non devi preoccuparti del percorso altrui. Non spendi energie inutili»

Nicola Genoa
Mister Nicola (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Un Genoa battagliero, coraggioso ma anche qualitativo. La cura Davide Nicola sembra funzionare, i rossoblù ora sono davvero una squadra. Il tecnico genoano ha trasmesso quella rabbia agonistica che tante volte è mancata, ma Nicola non è solo un motivatore. La sua mano si vede soprattutto nel nuovo centrocampo genoano: Schone a dettare i tempi, Behrami e Sturaro a mordere le caviglie. La prova del nove è rappresentata dal pareggio strappato contro l’Atalanta, arrivato dopo la buona prova di Firenze. Due trasferte ostiche, due punti guadagnati dal Genoa con rabbia e abnegazione. Menzione d’onore per il capitano Mimmo Criscito, da un possibile trasferimento a un rigore pesantissimo trasformato dopo quello fallito contro la Fiorentina, il calcio, a volte, regala ancora delle favole. Davide Nicola ha commentato la bella prestazione dei suoi ragazzi, analizzando anche i profili che il mercato ha portato all’ombra della Lanterna. Di seguito le dichiarazioni del mister raccolte dai colleghi di Tmw . «Abbiamo pareggiato contro una grande squadra e un grande allenatore. L’idea dell’Atalanta è molto chiara, è un piacere vederla giocare sempre. Sapevamo le difficoltà e le potenzialità di questa squadra, queste partite le puoi anche vincerle o perderle. Quando vieni a giocare qua devi avere la consapevolezza di quello che vuoi fare. Ho visto una squadra che iniziava a palleggiare con sicurezza, è vero che incontrarli in casa non è mai facile. Non siamo stati sempre lucidi, se lanci sempre lungo rischi di sortire l’effetto opposto. La cosa fondamentale è stata l’abilità nel portare via qualcosa, questa continuità di prestazioni ti può portare a qualcosa. Destro e Behrami sono arrivati con dei parametri fisici adeguati. È chiaro che in un mese sono cresciuti, abbiamo nuovi giocatori che sono arrivati che possono aumentare la qualità. Criscito? Ci siamo parlati molto prima e sa benissimo cosa penso di lui, poi a volte si parla troppo e bisognerebbe chiedere soltanto ai diretti interessati. Abbiamo ricevuto delle richieste come con Radu. Se fosse accaduto a qualche altro giocatore avrei fatto lo stesso. Per quel ruolo mi fido di lui e di Barreca. Cosa cambia il pareggio? Cambia che abbiamo un punto in più, so che non ti basta come risposta ma è per farti capire che solo attraverso ad una continuità possiamo fare qualcosa. Dobbiamo avere la capacità di anteporre il risultato davanti a tutto perché è dura. Cosa cambia? Sta passando un concetto differente, la consapevolezza che siamo squadra sia fuori che dentro. Al momento però non si è fatto nulla. Corsa salvezza? Quando ti concentri sulle tue abilità non devi preoccuparti del percorso altrui. Non spendi energie inutili. Ho visto la squadra lavorare con intensità diversa, non possiamo far altro che voler continuare a crescere. L’espulsione di Behrami?Era un momento delicato della partita, gli equilibri erano fragili. Avevamo già azionato la lavagnetta, poi le situazioni della vita sono particolari. Non avevo Eriksson nel migliore stato di forma. Cassata ha preso l’ammonizione cinque secondi dopo essere entrato. Volevo togliere Behrami proprio per evitare certe situazioni. Falque è un giocatore di qualità e come tale può in qualsiasi momento disputare uno spezzone di partita. Arriva da un lavoro di tre settimane con il Torino, ma anche da un’assenza molto lunga. Ho visto una persona solare e consapevole dell’ambiente. Ci permetterà di accelerare i tempi di inserimento. Ora non corriamo rischi, abbiamo bisogno di tutti. Noi dobbiamo avere questa mentalità qui, l’importante è giocare in maniera determinante. È impossibile mettere in discussione un giocatore come Schone, è un giocatore che ti dà mille opportunità e soluzioni. Non abbiamo ancora iniziato a lavorare sulle rotazioni, ma nel calcio moderno non si devono dare tanti punti di riferimento. Ci deve essere un equilibrio, ma la cosa più importante è che stanno crescendo dal punto di vista dell’intensità. Questo deve solo dare consapevolezza che questa è la strada, ma non si è fatto nulla. Quando ho visto rientrare Andrea – Masiello ndr – gli ho detto che deve sentirsi orgoglioso per il tributo che il pubblico gli ha reso. Al di là del benessere e della bella vita che facciamo, si è fatto apprezzare da tantissime persone. Non era facile giocare da ex, da pochi giorni, e mantenere questa concentrazione. Deve essere soddisfatto lui, dobbiamo essere soddisfatti noi per aver portato qui un giocatore che ci può dare una grossa mano». Si conclude così la conferenza stampa di mister Nicola.

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