Per la Gazzetta è stata una domenica perfetta

La quarta vittoria consecutiva del Genoa quando l'Inter arriva al Ferraris è coincisa con una felicità doppia: il rigore parato da Lamanna, la rete decisiva segnata dall'ex Pandev

La gioia di gruppo (da genoacfc.it)

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La Gazzetta dello Sport, in edicola questa mattina, inizia a parlare di Genoa-Inter sottolineando il triste filotto negativo dei ragazzi di Pioli. E ieri, contro un Grifone anch’esso in crisi, i nerazzurri hanno messo a referto il loro quinto ko nelle ultime sei partite: continua inesorabile il declino, la zona Europa è ormai un miraggio, mentre i rossoblù si guadagnano la salvezza con tre punti fondamentali. Manca solo il placet della matematica: ma vincere a Palermo, in casa dei rosanero da ieri ufficialmente in Serie B, vorrebbe dire tranquillità.

Il Genoa ha vinto, offrendo una performance migliore sotto ogni punto di vista rispetto a quella degli avversari: oltre al danno (rigore sbagliato da Candreva), la rosea vede la beffa suprema nella rete che ha deciso la contesa, messa a segno da un ex scudiero dei tempi del Triplete come Goran Pandev. Alla fine, quando Damato fischia la fine, tutto si riempie di nostalgia e rassegnazione: ma non la Nord, festante e al gran completo come al solito. La sfida tra quelle che a primo acchito sono le sue formazioni più in crisi del nostro calcio, l’ha portata a casa il comandante Juric con la sua truppa rimaneggiata (infortuni, squalifiche, giovani come Biraschi e Beghetto lanciati nella mischia), ma soprattutto con un atteggiamento vincente. Intimorito e chiuso inizialmente ma, quando si è capito come il Grifone potesse azzannare il Biscione con gli aguzzi artigli, allora si gettava all’impazzata verso Handanovic. Rigoni e Palladino infaticabili e poco imprecisi, Simeone pungente prima che Medel lo azzoppasse (e probabilmente ci sarebbe stato il calcio di rigore a favore del Genoa) obbligando Juric al cambio con Pandev. Il confronto, specie nella zona mediana, è stato impietoso: lo spaesato Kondogbia e l’inconcludente Gagliardini sono stati annichiliti dalle geometrie di Veloso e dall’attività in fase di non possesso effettuata da un ottimo Cataldi. Il portoghese, inoltre, ha sparato il missile terra-aria sulla cui ribattuta della traversa interna si è fatto trovar pronto il macedone. Mezza rovesciata, gol dell’ex, prateria che gli è stata colpevolmente concessa dalla premiata difesa interista. Entrati Palacio e Gabigol, Candreva dal dischetto si è fatto ipnotizzare da Lamanna ma anche da Cataldi che aveva suggerito al compagno la direzione verso la quale buttarsi. Quarto rigore parato dal numero 23, mica male, in sei occasioni. Dopo Verona, anche Genova si erge a “fatal”: quarto ko consecutivo nelle ultime quattro ospitate a Marassi.

Le pagelle della Gazzetta elogiano le prove di Lamanna (7,5) e Pandev (6,5), al pari di Gentiletti, Beghetto e Cataldi. Sontuoso Veloso (7), rimandati Rigoni (5,5) e Palladino (5,5). Il portiere, dopo aver ammesso di aver seguito il consiglio di Cataldi relativo al lato verso cui buttarsi, ha sminuito la sua performance ammettendo di aver fatto solo il suo dovere. La rosea ricorda poi le grandi parate del numero 23, specie quella in cui la deviazione di Gentiletti pareva aver reso imparabile il destro al volo di Candreva. E poi, beh, la lista di vittime dal dischetto di allunga sempre di più: Ljajic, Tevez, Zaza, Biglia, Felipe Anderson. Ennesima gioia di un lunedì bellissimo: escluse lesioni ossee per Simeone, un’altra grande news arriva da Pandev. Dal paradiso di Madrid all’inferno di Marassi, in fondo, il passo è breve.

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