A un anno esatto dal suo arrivo sulla panchina del Genoa, Alberto Gilardino ha tracciato alla Gazzetta dello Sport un bilancio della sua conduzione tecnica. Il suo motto: «Allenare, puntando sempre più in alto».
ESPLOSIONE GUDMUNDSSON – «Di ciò sono orgoglioso. Prima che prendessi la squadra, Albert giocava poco e non aveva ancora espresso tutto il suo potenziale».
RETEGUI – «Mateo sta crescendo, non dimentichiamoci che giocava ininterrottamente dal gennaio scorso. Ora deve riprendere il suo percorso, in questi ultimi due mesi ha potuto recuperare» spiega Gilardino.
DURANTE LE PARTITE – «Mi arrabbio tanto, perdere mi fa soffrire, non dormo la notte».
QUINDICI PUNTI IN 14 GARE – «Siamo in linea con gli obiettivi di inizio stagione, ma è normale che si possa recriminare su qualche punto, ma c’è voluto tempo per creare un dna forte».