(S)Visti da Lontano – Confronto Preziosi-Cellino: chi è il migliore?

I tifosi si pongono questa domanda: ecco le caratteristiche del patron attuale e del possibile acquirente


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Ma Cellino è meglio di Preziosi? A prescindere da “closing” “due diligence” e altri termini tecnici che sostanzialmente annoiano i tifosi, l’unica vera domanda che si pongono i tifosi è: ma Cellino è meglio di Preziosi?

Cellino ha 61 anni (è di luglio del 1956), mentre Preziosi nel prossimo febbraio spegnerà 70 candeline (è del 1948). La mera questione anagrafica depone quindi a favore dell’ex Presidente del Cagliari, che può garantire uno scenario futuro più lungo al Grifone.

Nel calcio italiano Cellino è stato protagonista per 22 anni, dal 1992 al 2014. Il suo Cagliari in questo periodo ha disputato 17 campionati di Serie A e 5 di B, senza mai veramente strabiliare. Il miglior piazzamento è stato un sesto posto (nel 1993), oltre alla conquista di una semifinale di Coppa UEFA (1994), in pratica assimilabile a quella conquistata dal Genoa di Spinelli nel 1992.

Conosciamo la storia recente di Preziosi a Genova, gli undici anni in Serie A, la retrocessione con macchia in Serie C, il quarto posto con Milito e Thiago Motta e la mancata licenza Uefa.

Al Leeds Cellino non ha brillato: la squadra gialloblù dal suo arrivo nel 2014 è rimasta anonimamente nella Football League Championship, la Serie B inglese.

Preziosi si lascia quindi decisamente preferire come risultati, sia per i migliori piazzamenti assoluti, sia per l’elevato numero di grandi calciatori passati sotto la Lanterna. Citiamo tra i vari Milito, Motta, Criscito, Palacio, Suso, Lavezzi, Crespo, Burdisso, Pandev, Rafinha etc… La hall of fame cagliaritana del periodo di Cellino è invece abbastanza a scartamento ridotto e lontano nel tempo: Francescoli, Oliveira, Zola, Suaso, Conti, Matri…

Certo Cagliari ha un bacino d’utenza più contenuto rispetto al Genoa, e quindi non ci sarà mai la contro-prova. Cellino peraltro ha sicuramente dimostrato di avere una gestione più stabile, senza i continui stravolgimenti insiti nel dna del Joker, e quindi potrebbe, con una gestione oculata, dare soddisfazione al Popolo rossoblù.

Riteniamo che molto dipenderà dalle aspettative della piazza nei confronti di Cellino (o di chiunque arrivi).

Sarà bene questa volta chiarire e scolpire nella pietra cosa si chiede a chi comprerà il Genoa. Perché gli stessi risultato possono essere valutati in modi differenti: tutto dipende dall’aspettativa che si ripone.

Sarà quindi bene che, Cellino o non Cellino, la tifoseria indichi degli obiettivi su cui poi fare delle valutazioni. E ricordiamoci che gli obiettivi che siano di tipo “smart”, cioè specifici, misurabili, raggiungibili, rilevanti e definiti nel tempo. A prescindere da chi sarà deciderà di provare a raggiungerli.

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