Il Genoa perde a Firenze e inanella la terza, immeritata, sconfitta consecutiva. Ancora una volta il danno e la beffa arrivano a causa di un mix di errori arbitrali, papere clamorose e sfortuna assortita.
Il Grifone deve ora voltare pagina e cercare soprattutto di recuperare gli infortunati. Anche ieri abbiamo avuto la controprova, se mai qualcuno ne volesse ulteriori, che i vari Tzorvas, Toszer, questo Vargas, e Immobile non sono giocatori da Seria A, ma da profonda Serie B.
Addirittura Ciro Immobile, che ha avuto l’occasione di riscatto, è ormai un oggetto misterioso. Il gesto di presunzione e stizza di San Siro ha sancito la sua parabola molto discendente.
Ora sotto quindi a preparare la partita contro il Siena, una partita non da 3, non da 6, ma da ben 7 punti.
Il Genoa deve infatti vincere con 2 gol di scarto e andare in vantaggio negli scontri diretti, in modo da garantirsi la salvezza in caso di arrivo a pari punti. Ovviamente l’obiettivo primario è vincere, ma il Grifone deve puntare a ottenere il massimo.
Il Siena è il peggior cliente che potesse capitare. Dalla sconfitta interna del 2003, che sancì strappò l’ultima speranza di salvezza dalla retrocessione in C1, per arrivare alla sconfitta interna di dodici mesi fa, la squadra bianconera ha sempre portato abbastanza male alle sorti Rossoblù.
È’ giunta, quindi, l’ora della vendetta. Sportiva s’intende.
Chiudiamo permettendoci un suggerimento alla dirigenza genoana.
Sarebbe bello che la società decidesse di mettere in vendita i biglietti per Genoa – Siena a un prezzo simbolico, per cercare di portare più Genoani possibili allo stadio. Dal match di Pasqua passa il futuro del Genoa.
Federico Santini
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