Genoa d’acciaio in trasferta: quattro risultati di fila, inedito da due stagioni

Una volta ripreso il campionato Nicola punterà al pokerissimo lontano dal Ferraris

Nicola Criscito Genoa
Mister Nicola e il "cinque" a Criscito (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Nicola ha trasformato in virtù quel che fino a Natale era un punto dolente del Genoa: il rendimento in trasferta. Per parecchi mesi il Grifone ha dato sintomi di una preoccupante alternanza di resa tra le partite al Ferraris e quelle disputate altrove. Tante sconfitte, qualche brutta figura come il 5-1 di Parma o, peggio, l’arrendevolezza e il marcato senso d’inferiorità percepiti contro Lazio e Inter. Poi arriva mister Nicola che da rabdomante della positività ricostruisce l’autostima dello spogliatoio rossoblù, ora fondato sulla coesione e su una nuova consapevolezza: giocarsela contro tutti, su ogni campo.

Così il Genoa è ripartito dai risultati in trasferta che hanno cambiato la classifica e lentamente anche il clima attorno alla squadra. Meno mugugni di piazza, più apprezzamenti verso un allenatore che fa del lavoro e della semplicità un culto quotidiano. Un punto a Firenze e uno a Bergamo, nel giro di sette giorni; tre punti a Bologna e tre contro il Milan, in una gara emblematica della professionalità del Grifone. Una striscia di quattro risultati utili consecutivi in trasferta non si vedeva da quasi due anni e mezzo, da quando il Ballardini-ter iniziò nel migliore dei modi con una vittoria pesante a Crotone, per ironia della sorte allenato da Nicola.

Una volta ripreso il campionato, il Grifo punterà al filotto di cinque risultati favorevoli che si è verificato solo due volte dal ritorno in A: nel 2008-2009 (con Gasperini) e nel 2010-2011 (ancora con Ballardini, al primo mandato rossoblù). Molto distante la serie di sette risultati utili in trasferta infilata nella stagione 2014-2015 quando il Genoa aveva un rendimento da zona Europa. La squadra riassemblata da Davide Nicola merita la salvezza, a prescindere dai numeri e dalle statistiche. É l’atteggiamento che convince, la giusta cattiveria agonistica, e l’unità di una squadra convinta di sorprendere ogni avversario.

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