Corriere dello Sport, la ricostruzione del sabato di Astori

La cena di squadra, Lazio-Juve, Roma-Napoli, una partita alla PlayStation in camera di Sportiello. E le scarpe lasciate in camera dell'amico: "Le riprendo domani"

Davide Astori (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

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S’è svegliata per colazione ieri, all’hotel Là Di Moret, Udine, quando nel pomeriggio avrebbe giocato la partita della Dacia Arena contro i padroni di casa friulani. Ma della Fiorentina che alle 9:25 stava seduta al tavolo mancava un calciatore la cui assenza è immediatamente balzata all’occhio. Davide Astori era il capitano dei viola, esempio di professionalità e puntualità tali per cui sembrava impossibile che fosse in ritardo. Dormiva in una camera singola, al primo piano, proprio sotto la piscina e in una zona nuova dell’albergo quando uno dei massaggiatori s’è recato a cercarlo. Inizialmente ha bussato alla posta, poi un climax ascendente: urla, grida, colpi alla porta, telefonate, un macabro silenzio. Il dottor Luca Pengue è immediatamente accorso, accompagnato da un dipendente dell’hotel in possesso di passepartout: a letto, sdraiato, c’era Davide Astori parzialmente coperto. Chiaro come il decesso risalisse a qualche ora prima.

Pioli era sconvolto, riporta il Corriere dello Sport stamani in edicola. Aveva legato davvero tanto con Astori. Abbracci, pianti, incredulità e commozione, nei volti dei compagni, dello staff, di Antognoni, degli altri informati: i fratelli Della Valle, il presidente Cognigni, il ds Corvino. La squadra era atterrata ieri intorno alle 16:30 di sabato, aveva guardato insieme Lazio-Juventus e Napoli-Roma. Alle 22:30 Astori è salito in camera di Sportiello per una partita alla PlayStation conclusasi alle 23: “Aveva lasciato le scarpe in camera mia, e quando me ne sono accorto gli ho scritto di venirle a prendere, mi ha risposto via WhatsApp che le avrebbe riprese la mattina successiva”. Nella più tragica delle eventualità, la notizia s’è diffusa già intorno alle 11:30 seguita dalla nota della Fiorentina una volta informata la famiglia. Da lì il rinvio, sia della partita prevista alla Dacia Arena che del resto della giornata a partire da Genoa-Cagliari. Pranzo di squadra, charter anticipato e, fuori dall’albergo, una sciarpa sulla finestra e il disegno di un bambino di 5 anni: “Addio Capitano”.

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