A pochi giorni dallo stop forzato di tutte le competizioni europee per emergenza Coronavirus, la Uefa ha indetto per martedì una riunione con le 55 federazioni al fine di definire le modalità d’azione per quanto riguarda campionati, coppe ed Euro 2020.
Al momento, secondo quanto affermato da Sportmediaset, l’opzione più probabile per l’Europeo è che venga fatto slittare al 2021, con le gare che verrebbero disputate tra giugno e luglio, lasciando modo ad ogni campionato di concludersi in tempo.
In merito alle competizioni nazionali, la Uefa sarebbe a favore di concluderli tenendo conto dell’ultima classifica, conferendo quindi il titolo all’attuale capolista e costringendo alla retrocessione le squadre che occupano le zone rosse della graduatoria. Questa soluzione risolverebbe anche il problema dell’attribuzione dei tickets utili per partecipare alle successive Champions League ed Europa League. Di idea opposta è invece la federazione internazionale, che preferirebbe lasciare libera scelta ai rispettivi campionati, facendo decidere loro come organizzare retrocessioni e promozioni, anche se augura che si vada per una decisione unanime. In ogni caso, tutte le federazioni sembrano essere d’accordo sul fatto che a stabilire le modalità d’azione sia la Uefa.
La decisione verrà presa domani ma, qualora venisse deciso quanto proposto dalla Uefa, il Genoa potrebbe definirsi salvo. Attualmente a 25 punti grazie al successo in trasferta in casa del Milan, i rossoblù si ritrovano a pari merito con il Lecce, ma occupano l’ultima posizione valida per la salvezza, forti del pareggio al Via del Mare per 2-2. In caso non fosse sufficiente, i liguri hanno anche una differenza reti migliore, con 31 gol fatti e 47 subiti (-16), contro i 34 realizzati e 56 incassati dei pugliesi (-22).
Se le cose andassero in questo modo, non si tratterebbe della prima volta che la Uefa ferma un campionato, tenendo valida l’ultima classifica: il precedente risale al 1999, quando, sotto la presidenza dello svedese Lennart Johansson, venne conferito il titolo al Partizan Belgrado, capolista della competizione quando il torneo venne fermato a causa dello scoppio della guerra dei Balcani.
