Qualcuno salvi il “soldato” Genoa!

Già, ma chi può essere questo “qualcuno”? Gli americani, il Preziosi ancora presidente, l’amministratore delegato Zarbano o il direttore sportivo Taldo?

Sirianni Preziosi
Vittorio Sirianni

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E’ arrivato davvero il momento nel quale “qualcuno” faccia qualcosa per arginare il Genoa che è diventata una barca che sta andando alla deriva!

Già, ma chi può essere questo “qualcuno”? Gli americani, il Preziosi ancora presidente, l’amministratore delegato Zarbano o il direttore sportivo Taldo?

La sensazione, al di là dei motivi tecnico tattivi di cui parleremo, è che questa squadra con il suo allenatore sia stata abbandonata a sé stessa. Che ci sia in questo periodo di arrivo degli americani di 777 Partners, un vuoto non tanto organizzativo-societario, quanto una mancanza di vicinanza alla squadra. Il momento è difficile: che stanno facendo gli americani? Che sta facendo il direttore sportivo? Si sente solo parlare del cambio di allenatore (tanti nomi, tutti uguali), non una sola parola sul momento della società, un dato di incoraggiamento, di fiducia in Ballardini o qualcosa di simile.

Perché ormai su questo Genoa 2021-22 si è detto di tutto e di più: si sono verificate tutte le possibili9 situazioni che hanno portato a questi 8 punti, poco fieno in cascina per la corsa alla salvezza. Ma non è cambiato nulla.

Sì, ma quando le cose vanno male nel calcio, le colpe non sono mai di una sola persona: le componenti sono tante. Dirigenza, uomini, tecnico, preparatori, giocatori, ambiente, rapporti interpersonali: gli unici senza colpe sono i tifosi.

Tutto ciò deve essere dimenticato. Basta riandare sempre all’inizio della preparazione in estate, basta con i ritardi dei nuovi acquisti, basta con gli infortuni, basta con il trequartista che manca (nel calcio si può giocare anche senza: non ci sono forse moduli tattici alternativi?). Non è più tempo di statistiche, di dati: bsta ricordare i gol fatti e subiti. Quel che è stato è stato, come si dice.

Ora bisogna assolutamente fare qualcosa, presto e subito. Non spetta a noi (fortunatamente) dire che cosa: se questa società esiste deve muoversi in fretta…

Il problema è che non si capisce chi sono oggi i veri responsabili. Sulla carta ci sarebbero, ma in pratica chi prende le decisioni? Gli americani, dopo i vari trionfalismi, sembrano pensare molto ai loro impegni europei, anche se affermano che la loro priorità è il Genoa. Se è così, si muovano e lo facciano presto. E anche Preziosi che pur c’è ed è stato artefice, purtroppo, dell’ennesima campagna acquisti deleteria, faccia davvero il consigliere e cerchi di risolvere (lo ha fatto in passato) questa situazione.

Ballardini, persona onesta, ha capito ancora una volta di essere caduto nella trappola campagna acquisti ed ora cerca di arrabattarsi nelle sue dichiarazioni, perché ripetiamo, da persona onesta qual è, non vuole ancora andare contro la società. E allora “mormora” alcune sue sensazioni, lievemente: «Ci sono giocatori non adatti, altri sì» oppure «Il Genoa è una società di tanta tradizione, è importante».

Intanto, in campo, si si gioca anche bene a tratti, ma i punti non arrivano: prima la difesa incassa troppo, poi l’attacco (come ieri contro il Venezia) non segna. Ora il Grifone va ad Empoli, dove troverà l’ex Andreazzoli che sta andando ben oltre le più rosee previsioni. Dopo la sosta del campionato, il Grifo avrà un ciclo di gare pauroso: Roma, Udinese, Milan, Juventus, derby, Lazio e Atlanta. Il tutto inframmezzato dalla gara di Coppa Italia al Ferraris contro la Salernitana.

Per favore, qualcuno salvi il “soldato” Genoa!!!!

Vittorio Sirianni

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